“Sono oltre 2.000 le persone”, mamme e bambini provenienti dall’Ucraina e giunti nel nostro Paese, che “hanno ricevuto assistenza da Terre des Hommes. Non solo un aiuto concreto con distribuzione di medicine, cibo e beni di prima necessità, ma anche supporto psico sociale per offrire, a adulti e bambini, gli strumenti per cercare di affrontare lo shock della guerra”: lo spiega una nota di Terre des Hommes, diffusa, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che ricorre oggi, 20 giugno.
Alla frontiera di Tarvisio (Ud) lo staff della Fondazione composto da mediatrice e psicologa presidia il punto di arrivo di automobili e pullman dove può avere un primo contatto con le persone per fornire loro tutte le informazioni di orientamento necessarie, dei kit di prima necessità con prodotti per l’igiene personale, snack, acqua, giochi e peluche per strappare un sorriso ai bambini e un prezioso frasario per la traduzione dall’ucraino all’italiano di parole e frasi indispensabili per comunicare in Italia. In un contesto più protetto e tranquillo, presso il centro vaccinale di Udine è stato allestito un child friendly space dove, mentre le mamme svolgono le pratiche di registrazione e vaccinazione anti covid richieste dalle autorità sanitarie, le psicologhe di Terre des Hommes osservano i piccoli e propongono loro attività di gioco e arte terapia, che facilmente fanno emergere la paura, l’ansia e il dolore che stanno vivendo questi bambini.

“Sono frequenti i casi di bambini o bambine che rivelano molta aggressività, o che si rifiutano di mangiare, che non riescono a stare in spazi troppo piccoli perché si sentono in trappola come nei bunker in cui si sono nascosti prima di fuggire. Quando c’è il temporale sono terrorizzati dai rumori dei tuoni, devo tranquillizzarli, ricordare loro che ora sono in un posto sicuro”, racconta Svitlana, psicologa di Terre des Hommes.
A Milano Terre des Hommes ha aperto l’Hub di quartiere contro lo spreco alimentare “Spazio indifesa” anche a rifugiati ucraini, ampliando l’offerta dei servizi con corsi di italiano per adulti e bambini, attività ludico ricreative, come corsi di teatro e danza, sportello per supporto psicologico e legale, servizio di orientamento lavorativo, un poliambulatorio per poter accedere a visite di controllo e specialistiche gratuitamente. Oltre che ovviamente un servizio di mediazione culturale sia all’hub, che in alcune scuole del quartiere Gallaratese. Ad oggi sono oltre 160 le famiglie che stanno beneficiando dei servizi dell’Hub Spazio indifesa.

(Foto: Terre des Hommes)

Terre des Hommes insieme allo storico partner polacco Polish Medical Mission assiste i rifugiati ucraini anche in Polonia. Nella città di Kobylka, nei pressi di Varsavia, dove attualmente ci sono 680 rifugiati, la Fondazione garantisce supporto psico-sociale a bambini e bambine tramite i suoi child friendly spaces, realizzati all’interno del centro culturale cittadino, dove i più piccoli possono anche frequentare i corsi di musica, danza, ginnastica e arte. Lo stesso modello di intervento è replicato a Cracovia con un’attenzione specifica ai così detti Non withe refugees, ossia i rifugiati dall’Ucraina appartenenti a minoranze etniche o culturali.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *