MSF’s mobile clinic in Kinoni (foto Medici senza frontiere)

Una nuova ondata di violenza sta colpendo i territori di Rutshuru e Nyiragongo, nel Nord Kivu in Repubblica Democratica del Congo, costringendo decine di migliaia di persone ad abbandonare le proprie case.

Si stima che da fine marzo circa 117.000 persone siano state costrette a rifugiarsi in scuole, chiese o presso altre famiglie, lasciando tutto quello che avevano. Lo denuncia oggi Medici senza frontiere, raccontando di violenti scontri tra il gruppo armato M23 e le forze armate della Repubblica Democratica del Congo (Fardc) avvenuti nelle ultime due settimane. Quest’ultimo spostamento di massa peggiora ulteriormente una situazione già precaria per le persone sfollate in queste aree, dove Msf ha avviato cliniche mobili e distribuzioni di acqua e beni di prima necessità sia agli sfollati che alle comunità locali. Prima degli ultimi scontri a Nyiragongo, il territorio ospitava molte persone sfollate a causa dell’eruzione vulcanica avvenuta a maggio 2021. A Rutshuru, gli scontri tra l’M23 e le Fardc a fine maggio 2022 hanno causato lo sfollamento di circa 50.000 persone di cui 25.000 fuggite in Uganda. La maggior parte di loro non è ancora tornata a casa.  “Da quando abbiamo avviato le nostre cliniche mobili nei pressi di questa scuola a inizio maggio, abbiamo sempre lavorato a pieno regime, con una media di 120 pazienti al giorno e oltre 2.200 consultazioni” dice Foura Sassou Madi, capo missione di Msf in R.D. Congo. “Le principali malattie che vediamo sono malaria, infezioni respiratorie e diarrea”. “Molte persone sfollate ci dicono che hanno difficoltà a trovare cibo sufficiente”, continua: “Molti sono sfollati da più di due mesi. Nell’area di Rutshuru servono urgentemente distribuzioni di cibo per evitare un ulteriore peggioramento della loro salute”. Anche l’accesso alla salute e all’acqua potabile rappresentano bisogni urgenti a Munigi, Nyiragongo, dove secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni si sono rifugiate 16.000 persone. I conflitti armati che hanno colpito il Nord Kivu da oltre 20 anni, continuano ad avere un pesante impatto sui civili. Msf è presente nel territorio di Rutshuru dal 2005 e attualmente lavora in quattro ospedali a Rutshuru, Bwiza, Kibirizi e Bambu, oltre a una decina di centri sanitari. A Goma, le équipe di Msf sono state impegnate nella risposta al colera dal 2008.

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