“L’economia va convertita, si deve convertire adesso”.

Ne è convinto il Papa, che nel discorso a braccio rivolto a una delegazione del Global Solidarity Fund ha esortato i presenti a “cercare anche un nuovo tipo di economia”.

“Dobbiamo passare dall’economia liberale all’economia condivisa dalla gente, all’economia comunitaria”, la proposta di Francesco: “E su questo si lavora abbastanza con i giovani economisti, anche le donne. Per esempio, da voi, in America, c’è la Mazzucato che ha fatto proprio un passo avanti nel pensare l’economia, e altre donne bravissime. Non possiamo vivere con un pattern di economia che viene dai liberali e dall’illuminismo. Nemmeno possiamo vivere con un pattern di economia che viene dal comunismo. Serve… un’economia cristiana, diciamo così”. “Cercate le nuove espressioni dell’economia di questo tempo”, l’invito del Papa: “ho menzionato la Mazzucato che è figlia di migranti negli Stati Uniti, ma ci sono altre. In Inghilterra c’è un’altra donna, e ci sono anche uomini che stanno pensando un’economia più radicata nel popolo. Andate avanti, sporcatevi le mani. Rischiate. E guardate tante periferie: Sudest asiatico, parte dell’Africa, parte dell’America Latina. Tante periferie, tante, che feriscono il cuore. E grazie del vostro lavoro! E pregate per me, per favore. Ma pregate a favore, non contro!”.

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