(Foto ANSA/SIR)

Il primo treno con i profughi da Kiev è giunto alla stazione centrale di Varsavia, in Polonia, intorno a mezzogiorno di oggi. Decine di persone, che con terrore e lacrime negli occhi si sono riversate sui binari, erano attese da familiari e amici venuti ad accoglierli e prestare loro aiuto. Oltre al treno partito da Kiev ieri sera verso le ore 18, nel sud-est della Polonia arrivano sempre più automobili con degli ucraini che cercano rifugio. Il presidente dei vescovi polacchi, mons. Stanisław Gądecki, ha quindi lanciato un pressante appello perché ai profughi venisse offerta ospitalità e tutto l’aiuto necessario auspicando che siano accompagnati da “preghiere affinché il Signore voglia sostenere loro in questa situazione così drammatica”. In tutte le chiese polacche sia domenica prossima che il Mercoledì delle Ceneri dopo ogni funzione verrà organizzata una raccolta di fondi che attraverso la Caritas polacca serviranno ad aiutare i rifugiati di guerra in Ucraina. Mons. Gądecki assicura che “l’aiuto della Chiesa cattolica polacca verrà fornito ai bisognosi in maniera sistematica attraverso le organizzazioni caritative ecclesiali operanti presso parrocchie, nelle diocesi e a livello nazionale, nonché attraverso il Gruppo di sostegno alle Chiese dell’est attivo presso la Conferenza episcopale polacca”. Su tutto il territorio polacco intanto, già da stamattina, la società civile ha iniziato ad organizzare in rete diversi gruppi di sostegno agli ucraini destinato sia alle persone che si trovano sul territorio del Paese aggredito da forze militari russe sia in Polonia, dove da tempo lavorano oltre un milione di immigrati da diverse regioni ucraine.

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