ROTELLA – Domenica scorsa, 30 Gennaio, presso la Chiesa San Lorenzo, al termine della Messa delle ore 11:00, l’archivista diocesano don Vincenzo Catani, alla presenza dell’intera comunità, del parroco don Vittorio Cinti e del sindaco Giovanni Borraccini, ha riconsegnato a Rotella e ai suoi abitanti due preziosi manoscritti, risalenti al 1700, che negli anni erano andati persi. La cerimonia, breve ma intensa, si è conclusa con la riconsegna dei tomi e la firma del verbale da parte dei due sacerdoti. I volumi sono stati riposti nell’archivio parrocchiale di cui è stato subito fatto tutto l’inventario. La popolazione presente è rimasta entusiasta del recupero, sottolineando con un applauso liberatorio la restituzione dei due preziosi libri.

“Ai primi di Novembre dello scorso anno – dichiara don Vincenzo Catani – fui contattato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale del Nucleo di L’Aquila perché avevano rintracciato in un mercantino dell’antiquariato un libro del 1700 riguardante le entrate e le uscite della Confraternita del Sacramento della Parrocchia di Rotella. Dopo alcune informazioni ed approfondimenti, il volume è stato riconsegnato il 5 Gennaio 2022 alla Diocesi di San Benedetto del Tronto, come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale de L’Aquila con un apposito provvedimento. Nel frattempo avevo personalmente recuperato un secondo volume, appartenente a quell’archivio parrocchiale di Rotella, risalente sempre alla seconda metà del 1700 e riguardante la storia della Chiesetta di Santa Maria di Loreto situata al centro del paese.”

Si tratta di due manoscritti in lingua latina ed italiana: – prosegue don Catani – i due tomi, che hanno un relativo valore economico, hanno però un altissimo valore storico per la parrocchia ed il suo territorio. È raro un recupero del genere, perché di solito i furti o i saccheggi dei nostri archivi parrocchiali non vengono mai scoperti e il materiale mai restituito. Ancora una volta bisogna fare accorato appello ai parroci, che sono i legali tutori di tale prezioso materiale storico, affinché facciano del tutto per mantenere con cura, restaurare, conservare l’archivio parrocchiale, non solo custodendo il patrimonio antico, ma anche continuando a raccogliere la documentazione moderna.”

“Rimane comunque il mistero – conclude don Vincenzo – di come questi volumi siano usciti dall’archivio e di come siano poi capitati sul mercato dell’antiquariato. Si spera in altri fortunati ritrovamenti del nostro patrimonio storico ed archivistico.”

 

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