Immagine di repertorio – MLAC

DIOCESI – Il progetto “Le panchine del racconto” proposto dal MLAC della diocesi di San Benedetto del Tronto, è risultato vincitore del bando del XVI concorso “Idee in movimento” che promuove la Progettazione sociale, indetto dal MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica), con la collaborazione di Caritas Italiana, Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro e Progetto Policoro.

I progetti vincitori, che verranno finanziati, sono stati comunicati nel corso delle Giornate di progettazione sociale del Mlac il 16 gennaio 2022.
Il progetto presentato dal gruppo Mlac della diocesi in collaborazione con l’AC diocesana consiste nell’andare a recuperare la memoria collettiva di alcuni paesi della nostra diocesi coinvolti: Grottammare, Acquaviva Picena, Rotella e Montedinove, quindi dal mare all’entroterra, grazie alla disponibilità delle amministrazioni.

L’incontro tra generazioni attraverso attività laboratoriali e di animazione tra ragazzi, giovani e adulti, permetterà di raccogliere storie e racconti popolari. Racconti che attraverso rielaborazioni e disegni andranno a decorare una panchina del paese. Un segno, la panchina appunto, che rimarrà visibile, come luogo che testimonia l’incontro tra le persone e età diverse, la storia da raccontare e la bellezza della rigenerazione urbana. Ciò grazie alla collaborazione esperta della CNA e il coinvolgimento di artisti locali.
Il progetto, che verrà quindi finanziato con un contributo di 3000 €, risponde agli obiettivi del bando di progettazione sociale con cui l’Azione Cattolica italiana, attraverso il Movimento Lavoratori, cerca di stare concretamente vicino alle comunità ed ai territori, donando loro la possibilità, di generare e ricreare legami relazionali in quanto si propone di agire sul piano della generatività sociale, in particolare in questo momento provato dalle conseguenze sociali della pandemia.
La partecipazione al concorso di idee ha rappresentato, per il gruppo Mlac diocesano, un’occasione per provare a progettare insieme, creando alleanze, trovando un modo per ripartire, guardando al futuro delle comunità con fiducia e mettendo al centro la persona ed il suo sviluppo integrale. Una bella soddisfazione e ora l’impegno a realizzare concretamente quest’idea progettuale grazie alla possibilità data dalla vittoria, così che si possa realizzare una comunità educante che renda concreto lo spirito di fratellanza tra tutti attraverso il filo rosso della storia locale, utile a cucire le differenze e le distanze.

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