È una vera e propria ondata di sangue quella che sta travolgendo in questi giorni lo Stato messicano centrosettentrionale del Zacatecas. Il fatto più grave e plateale si è verificato il giorno dell’Epifania, quando i corpi orribilmente massacrati di dieci persone, 8 uomini e 2 donne, sono stati fatti trovare nella piazza principale della capitale Zacatecas, di fronte al palazzo del Governo statale. Secondo gli inquirenti, le vittime erano legate al cartello di Sinaloa e il gesto è stato attribuito al cartello oggi dominante, quello di Jalisco Nuova generazione (Cjng). Poi, nel fine settimana, ci sono state altre sette vittime e nel corso delle ultime 24 ore tre agenti di polizia municipale sono stati uccisi a Fresnillo.
“Quando pensavamo di aver visto tutto, succede qualcosa che ci terrorizza ancora di più, i segni di barbarie e morte sono una cosa quotidiana nelle nostre città” e le luci del Natale “sono state offuscate dai segni della morte, dal sangue versato e dalla profonda disumanizzazione di cui siamo testimoni”, scrive in una nota diffusa ieri il vescovo di Zacatecas, mons. Sigifredo Noriega Barceló.
Prosegue il vescovo: “È vero che a volte ci si lascia sopraffare dallo scoraggiamento e dal pessimismo, tuttavia, oggi più che mai è necessario alimentare la speranza”. Ed è vero che la pace “è compito di tutti, ma non si tratta di un principio astratto, è responsabilità di ciascuno”.
Conclude mons. Noriega: “Il Governo, la società civile, le istituzioni educative, le associazioni ecclesiastiche, ognuno di noi deve assumersi la responsabilità che ci spetta a favore di una società più giusta e pacifica. Papa Francesco ci ha ricordato che le vie della pace sono il dialogo, l’educazione e il lavoro, si tratta, quindi, di un compito molto più grande e profondo della semplice reazione armata”.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *