DIOCESI – Si è tenuta ieri pomeriggio, alle ore 18:00, presso la Cattedrale Santa Maria della Marina in San Benedetto del Tronto una Santa Messa presieduta da Mons. Carlo Bresciani e concelebrata da alcuni sacerdoti che, in rappresentanza di tutti i presbiteri diocesani, hanno voluto festeggiare l’anniversario dell’ordinazione episcopale del vescovo.

Queste le parole del Vescovo Carlo durante l’omelia: “Oggi la Parola del Signore ci presenta due situazioni che, per certi aspetti, sono simili: da una parte c’è Anna, che va al tempio, e dall’altra parte Gesù, che sta nella sinagoga. In entrambi i casi, inoltre, ci sono due persone che sono nel bisogno: Anna presenta nella preghiera il suo bisogno al Signore; dall’altra parte, c’è questo uomo posseduto dallo spirito impuro che si trova nella sinagoga ad ascoltare il Signore. Queste situazioni rappresentano un po’ anche noi quando ci presentiamo davanti al Signore, portando davanti a lui tutto quello che siamo, quello che abbiamo nel cuore, sia di positivo che di negativo, tutto, la nostra storia, la nostra vita. Anna fa proprio così e trova una risposta nella preghiera. È quello che succede anche a noi. Quando incontriamo il Signore nella preghiera, Egli ci dà sempre una risposta, magari non quella che ci aspettiamo, ma una risposta arriva sempre. Dio ascolta la nostra preghiera, capisce e sa. La Sua grazia è proprio quella di aiutarci e sostenerci a vivere quel compito che la vita ci presenta e che è la nostra vocazione. Ecco allora il primo insegnamento delle letture di oggi: tutti e due i personaggi entrano nel tempio e tutti e due trovano la risposta, perché il Signore risponde sempre, quando noi ci presentiamo a Lui. Magari non sempre come vorremmo, ma sempre per ciò che, secondo Lui, è bene per noi.
Il Vangelo ci mostra poi un altro aspetto: Gesù che insegna. Questo particolare non è di secondaria importanza, perché l’incontro con Gesù non è solo un semplice andare a vederlo, ma è anche un metterci in ascolto dell’insegnamento che ci dà. Nel racconto dell’evangelista Marco, c’è questo uomo che, seppur posseduto, ascolta. È quello che succede anche a noi. Quando ci apriamo all’insegnamento del Signore, noi andiamo incontro sempre ad una guarigione dello spirito, che è poi la guarigione della nostra vita. In questo senso possiamo leggere nel Vangelo di oggi cosa significhi davvero aprirsi a Gesù.
I due brani della Parola di oggi, dunque, ci svelano perché andiamo al Signore; ci spiegano che due sono i motivi: da un lato perché abbiamo bisogno di Dio, dall’altro perché abbiamo bisogno del Suo insegnamento, che è molto più importante di tutto il resto.”

“In questa occasione speciale – ha concluso il vescovo Bresciani – chiedo al Signore, che mi ha dato questo Mistero, di portarlo per quanto possibile al meglio.
Per questo motivo vi chiedo di ricordarvi di pregare sempre per la nostra Diocesi, affinché insieme impariamo a lasciarci educare da quel Signore che insegna con autorità, un’autorità che è piuttosto l’autorevolezza di chi dice cose vere, di chi ci aiuta a vivere la nostra vocazione di vita, nel mio caso di prete nella Chiesa, con la Chiesa.”

Al termine della Messa, mentre rientrava in Sagrestia, il Vescovo Carlo è stato accolto dall’affetto dei presenti, dimostrato in maniera composta e nel rispetto delle normative vigenti, con un inchino del capo o con un cenno di mano o con un sorriso, che, nonostante la mascherina, gli occhi non riuscivano a nascondere.

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