ROMA – Terminato il weekend formativo con gli Animatori di Comunità Senior del Progetto Policoro. Il tema affrontato: “Il discernimento comunitario”, metodo elaborato dal Prof. Giovanni Grandi, professore associato di Filosofia Morale presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Trieste, dove insegna Etica Pubblica e Conflitti, Giustizia e Pratiche riparative. Presente alla due giorni romana una rappresentanza diocesana.

Il terzo modulo del percorso di formazione socio-politica degli animatori senior del Progetto Policoro, riprende, per la prima volta in presenza dopo le chiusure dei mesi scorsi, a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Circa venti AdC, provenienti da tutta Italia, sono stati accolti da don Bruno Bignami e l’equipe nazionale presso Villa Aurelia.

L’esigenza del discernimento si fa sempre più incombente. E se la Chiesa nel suo passato ha soprattutto meditato il discernimento individuale oggi è venuto il tempo di ricercare il discernimento comunitario, ecclesiale, dunque, sinodale.

Ed è ciò che è stato realizzato nelle due giornate formative con l’ausilio del prof. Grandi, il quale ha raccolto tutte le sollecitazioni emerse dalla lettura del “Manifesto per il Pianeta che voglio” elaborato durante i lavori della 49esima edizione delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani di Taranto. Ci si è soffermati in particolare sull’importanza dell’ascolto quale strumento “libero e allo stesso tempo liberante”.

Attraverso la profondità dell’ascolto, il gruppo di lavoro ha operato un discernimento al fine di comprendere più a fondo quale sia la vocazione comunitaria per il tempo che si sta vivendo. Successivamente sono state identificate le esigenze formative, individuando le priorità e selezionandole in ordine d’importanza, prima individualmente poi in gruppo. Infine, si è poi arrivati all’elaborazione delle raccomandazioni con lo scopo di vivere al meglio le sollecitazioni del “Manifesto” che necessitano di tradursi in attenzioni, impegno e gesti.

“Una Chiesa che abbraccia le persone che soffrono dando vicinanza e opportunità, trasformando le ferite in feritoie di speranza”, afferma don Bruno Bignami, evidenziando come oggi “quest’operazione difficile e faticosa deve soprattutto estendersi anche alla vita ecclesiale, alle relazioni tra le Chiese e al tempo in cui viviamo”.

Emerge dirompente, soprattutto in questo momento così delicato, la necessità di tessere legami forti e autentici. Inoltre, parafrasando la Lettera Enciclica di Papa Francesco, don Bruno ha poi aggiunto che “ai problemi sociali si risponde con le reti comunitarie”, stimolando nei presenti la riflessione sull’importanza della cura come stile di vita, essenza della vita comunitaria.

I giovani “senior”, si impegnano nei loro territori per tessere legami comunitari secondo la prospettiva della “conversione ecologica integrale” e sull’esempio di don Milani, figura dell’anno policorino 2022, si muovono verso le periferie avendo cura degli “scartati” della società.

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