COLONNELLA – In un clima a dir poco incandescente, si stanno consumando gli ultimi giorni di una campagna elettorale molto aspra e direi unica per Colonnella, quanto meno per il fatto che, per la prima volta nella storia del paese, la competizione elettorale vede protagonisti ben quattro candidati Sindaco. Purtroppo, soprattutto nell’ultimo mese, il dibattito non sempre è rimasto civile e pacato come dovrebbe, né nei vari incontri pubblici che si sono svolti, né sui social, dove spesso i sostenitori di una lista o di un’altra si sono attaccati vicendevolmente e con sempre con toni sereni ed intenzioni pacifiche. Stasera e domani ci saranno i comizi finali, dove – è risaputo – un po’ è concesso scaldarsi, ma scaldarsi di un calore che provenga esclusivamente dalla passione per il bene del nostro paese. Le elezioni amministrative non dovrebbero essere concepite come lo scontro apocalittico tra il bene ed il male. Nella competizione elettorale, infatti, ogni schieramento si diversifica dall’altro per le prospettive e le idee che ha su come sviluppare il paese e sulla visione del futuro di Colonnella. Queste prospettive ed idee, seppur diverse, non sono in contrasto con il bene comune sul quale, invece, tutti gli schieramenti si ritrovano e sono quindi tutti allo stesso modo legittimi. In tal senso nessun candidato e nessuna lista può essere considerato il bene assoluto o il male assoluto. Per ogni cristiano, ma oserei dire per ogni cittadino, potrebbe essere di aiuto una frase, erroneamente attribuita a Sant’Agostino, che rispecchia la realtà: “Nelle cose certe l’unità, nelle cose dubbie la libertà, in ogni cosa la carità.”

È con questo spirito che abbiamo pensato e deciso di intervistare i quattro candidati, con l’augurio che si giunga a votare in un clima sereno e disteso, in maniera tale che gli elettori possano scegliere in tutta tranquillità coloro che li dovranno rappresentare in Comune. Del resto chi vincerà sarà il Sindaco di tutti, non solo di coloro che lo avranno votato.

Le domande rivolte sono state le stesse per tutti i candidati ed il tempo dato a disposizione è lo stesso per tutti: ognuno, poi, ha deciso come e quanto sfruttarlo. Questi i candidati in rigoroso ordine alfabetico:

Di Felice Fabio, candidato Sindaco della lista “Colonnella Futuro Possibile”;

Forlì Paolo, candidato Sindaco della lista “Bella Colonnella”;

Massi Biagio, candidato Sindaco della lista “Per Colonnella”;

Pandolfelli Eleanna, candidata Sindaca della lista “Colonnella Cambia”.

Perché i Colonnellesi dovrebbero votare la sua lista?

Di Felice:
I Colonnellesi dovrebbero votare la nostra lista, oltre che per le capacità personali del candidato sindaco che spero altri possano testimoniare, per la squadra che abbiamo scelto, una squadra fatta di persone competenti che conoscono il territorio, sanno cosa fare, sanno progettare e sanno come amministrare. Questo è quello che ci contraddistingue dalle altre liste, che magari potranno dire la stessa cosa, ma noi riteniamo, in coscienza, di essere la migliore squadra per questo paese. E sicuramente, se i Colonnellesi ce ne daranno modo, faremo vedere quelle che sono le nostre capacità di progettare e amministrare.

Forlì:
I motivi sono molteplici. Il primo è che siamo una lista fresca, nuova, giovane e molto appassionata della questione colonnellese. In questi mesi abbiamo testimoniato tutto il nostro impegno per una Colonnella rinnovata. E in realtà è davvero rinnovata, perché già soltanto gli eventi che abbiamo organizzato in questi mesi dimostrano il nostro attaccamento verso le istituzioni e ciò che faremo in caso di vittoria. Nella nostra lista, inoltre, ci sono sette donne su dodici che hanno dimostrato freschezza, onestà e trasparenza.

Massi:
Ci sono quattro argomenti che mi convincono della nostra offerta, della nostra squadra. Prima di tutto noi abbiamo una visione del paese: immaginiamo un paese che è come una stella e i suoi raggi sono le contrade, diverse una dall’altra: il centro, ad esempio, è a vocazione turistica, San Giovanni e Valle Cupa sicuramente industriale, e così via. Poi immaginiamo una mano che sorregge questo paese; sono i cittadini di Colonnella che hanno un grande desiderio che ho potuto verificare in questi giorni nelle case di molti di loro: rilanciare il paese, vederlo crescere e rinascere.
Il secondo asset che abbiamo è la giusta esperienza: cinquant’anni di lavoro nel mondo della finanza e dell’assicurazione e trenta ed oltre a capo di aziende finanziarie mi fanno pensare che con l’arrivo del del PNRR (quindi dei contributi), noi saremo avvantaggiati nell’attività di raccolta dei fondi e quindi di rilancio del nostro paese. Il terzo asset siamo io e tutta la squadra che abbiamo assolutamente un solo interesse, quello del paese: nessun interesse privato, nessun conflitto di interesse, nessun bisogno. Nella nostra squadra ci sono uomini, donne, giovani, imprenditori di livello internazionale che hanno dato questa disponibilità a servire il paese, così come io ho messo la mia, certamente non per un interesse personale. Infine io so essere un leader, non un campione. Un leader è uno che sa guidare una squadra. Un campione, invece, vince da solo, ma vince sostanzialmente una volta. Io penso che fare squadra in una comunità, in un Comune sia fondamentale per avere un’unità di menti, una visione comune, un indirizzo, per raggiungere dei risultati concreti.

Pandolfelli:
I Colonnellesi dovrebbero votare per la nostra lista per un semplice motivo: siamo un gruppo unito, coeso ed affiatato. Abbiamo unità di intenti e di valori. Il valore principale è mettersi a servizio della popolazione e cercare di migliorare la vita dei cittadini di Colonnella.

Quali sono i progetti che intende realizzare nel primo anno della sua eventuale amministrazione?

Di Felice:
Prima di tutto bisognerà verificare esattamente lo stato delle casse del Comune per poi poter progettare. Poi la prima cosa sarà quella di fare attività di pulizia e di decoro del paese. In un anno forse non sarà possibile fare tutto, ma si potranno certamente porre le basi per realizzare tutto il progetto che abbiamo in mente, cioè una Colonnella turistica, non solo d’estate, bensì tutto l’anno, dunque una Colonnella vivibile.

Forlì:
In realtà abbiamo previsto quattro tempistiche di intervento. La prima è quella dei 100 giorni, vale a dire i primi tre mesi; poi quella a medio e a lungo tempo. Nella prima fascia rientrano gli interventi di urgenza in luoghi in cui mancano i servizi essenziali, come ad esempio l’illuminazione, o dove le strade sono lasciate completamente all’abbandono. Da lì in poi inizieremo a progettare tutto ciò che sarà realizzabile a breve, medio e lungo termine. Sono tantissimi i progetti che abbiamo in mente e che tutti possono leggete, visto che in questi giorni il nostro programma sta girando in molte case. Non è possibile dire tutto in un minuto, ma stasera e domani nei comizi diremo molto. Per ora mi limito a dire che, quando un malato è malato grave, gli interventi da fare sono molti e si parte dalle priorità. Le nostre sono quelle ambientali e del consumo zero del suolo: abbiamo constatato che ci sono duecento case vuote da poter riqualificare, zone completamente abbandonate, come alcune a San Giovanni. Nel lungo periodo abbiamo messo in programma di ottenere la bandiera arancione, ma già i primi interventi, come ad esempio quello di fare domanda, saranno collocati nel primo anno. E poi a livello sportivo e culturale predisporremo un calendario di eventi importanti per dare forza e slancio ad un paese che da dieci anni è morto.

Massi:
Nel primo anno si fanno i lavori che sono già stati determinati. Io quindi immagino e spero di poter realizzare almeno l’avvio della riedificazione delle scuole e quindi la dislocazione degli studenti in un altro posto. Inoltre vorrei risanare la vecchia sede del Comune e farne un punto di studio, una biblioteca, un centro di incontro per anziani e per giovani. Infine vorremmo spostare la sede del comune presso Palazzo Pardi che ci piacerebbe ristrutturare nel minor tempo possibile. Si tratta di progetti che possono essere avviati subito, alcuni già nei primi cento giorni, altri durante il primo anno. Poi ci occuperemo dell’ordinarietà, cioè delle piccole cose. Ad esempio, l’8 Novembre facciamo le cantine aperte. Il 2 Novembre andiamo nei cimiteri, dove ricorre la festività dei nostri cari, e lì facciamo cose nuove, come, per esempio, dare l’opportunità ai privati di realizzare e gestire un’aiuola con il proprio nome e di dedicarla ai propri defunti. Cercheremo di abbellire tutto quello che sarà possibile, anche con l’aiuto dei privati che sono attentissimi e disposti a fare tutto questo.

Pandolfelli:
Noi non abbiamo dato scadenze inerenti ai primi cento giorni o al primo anno. Il nostro è un programma molto concreto, è un programma fattibile, è un programma che non è assolutamente uguale agli altri, è un programma che vuole vedere Colonnella rivivere attraverso eventi e manifestazioni, attraverso il decoro urbano che è fondamentale, ma soprattutto attraverso la comunicazione che l’amministrazione deve avere sia con gli enti sovracomunali sia con altri enti che collaborano con il Comune, come, ad esempio, una buona collaborazione ci deve essere tra la scuola e il Sindaco.


Se dovesse vincere la sua lista, come sarà Colonnella fra cinque anni?

Di Felice:
Poiché molti di noi provengono dal mondo aziendale, siamo abituati a darci delle scadenze. Quindi abbiamo pianificato quello che è il futuro del paese facendo in modo che questo futuro possibile sia fatto sì di manutenzione ordinaria, ma anche di straordinarietà, cioè recupero di tutto l’immenso patrimonio colonnellese. Dirlo in un minuto è abbastanza difficile, ma sicuramente i progetti che abbiamo messo in campo e la capacità di portarli a termine, sarà proprio il nostro punto di forza, quello che ci distinguerà. E Colonnella sarà finalmente quella che io ricordo, quella di sedici anni fa, quando io mi ci sono trasferito, fatta di gente in piena occupazione, una collettività attiva, che aveva voglia di partecipare. Questo è quello che ci interessa: passare da un paese dormitorio ad una città che ha la consapevolezza di essere una comunità.

Forlì:
Questa è la domanda più bella che ci hanno fatto! Tra cinque anni Colonnella sarebbe completamente diversa: ricettiva, colorata, un paese vivo che ha risposto a tutte le domande che stiamo ascoltando da mesi e mesi nelle case dei cittadini. I Colonnellesi vogliono un paese che possa offrire servizi, che mostri tutto ciò che di bello ha. Il nome della nostra lista “Bella Colonnella” è una conseguenza della bellezza del nostro paese. Purtroppo, però, è un paese isolato, non aperto al mondo. Noi avremo gemellaggi, eventi culturali e tantissime novità. Venite ai nostri comizi finali e lì sentirete tutto.

Massi:
Le ho già consegnato il nostro programma: è un programma per i primi cinque anni. Io le chiedo, se lei ha piacere di farlo, di farmi tornare ogni anno a parlare con lei, così da interrogarci su ogni singolo punto e verificare se sia stato fatto o no. Io penso di fare tutto ciò che abbiamo stabilito nel nostro programma, tutto ciò che la nostra squadra ha immaginato e quello che sarà possibile e necessario aggiungere man mano. Voi giornalisti farete i controllori, tempo per tempo, della nostra attività. Io glielo chiedo e la ringrazio se vorrà farlo in futuro.

Pandolfelli:
Vorrei chiudere e salutare tutti con una battuta, dicendovi: “Dateci fiducia e lo scoprirete!”

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