Con il Convegno Regionale organizzato dall’ufficio Regionale della Pastorale del Lavoro, venerdì 3 settembre ore 16,30 ad Ancona presso la Sala dell’Assemblea Legislativa delle Marche, sta entrando nel vivo la preparazione della 49a Settimana Sociale dei Cattolici che si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre 2021 sul tema: Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #tuttoèconnesso.

La scelta della città pugliese intende non solo porre l’attenzione sulla questione dell’ex Ilva, ma rappresenta anche una ripartenza per una riflessione più articolata e complessa sulle problematiche ambientali e sociali, rese ancora più evidenti dal diffondersi del virus. Il faro resta l’enciclica sociale di Papa Francesco Laudato Si’ che pone al centro la categoria di ecologia integrale, da intendersi alla luce del nuovo documento pontificio Fratelli Tutti.

La Settimana Sociale punterà i riflettori sul rapporto tra ecologia ed economia, tra ambiente e lavoro, tra crisi ambientale e crisi sociale, nella consapevolezza che «non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale» (LS 139).

L’Instrumentum Laboris (linee di preparazione alla settimana sociale) che parte dalle domande sollevate dalla pandemia – si snoda attorno ad alcuni concetti fondamentali:

  • Lo sguardo contemplativo di San Francesco d’Assisi: è il punto di partenza
    originale che nasce dalla lode per il dono della creazione e si traduce nel
    prendersi cura delle ferite dell’altro e della casa comune secondo lo
    stile del buon samaritano. È il nuovo umanesimo proposto dal Papa.
  • L’ecologia integrale: è la direzione indicata dalla Laudato Si’ che unisce l’ecologia
    ambientale con quella sociale, con la cultura, con l’ecologia umana della
    vita quotidiana e denuncia le ferite e gli abusi, per costruire il bene
    comune globale che abbraccia anche la casa comune. Si tratta di un
    approccio, anche spirituale, che mira ad un’analisi multidisciplinare volta
    a cogliere le connessioni tra i vari ambiti e a delineare un’azione
    politica adeguata.
  • I cambiamenti climatici, lo sfruttamento ambientale, la cultura dello scarto
    sono i nodi da sciogliere se si vuole favorire uno sviluppo integrale. È
    necessaria una transizione ecologica che porti alla decarbonizzazione e
    all’adozione di un’economia circolare. Solo così si potrà lavorare per una
    sanità pubblica e diffusa che sappia integrare l’aspetto sanitario con
    quello sociale.
  • Non c’è bene comune senza inclusione, giustizia sociale e lotta alla
    disuguaglianza. Occorre creare valore economico e lavoro facendo
    attenzione a non aumentare, anzi contribuendo a ridurre, i rischi
    ambientali e di salute. La vicenda di Taranto permette di capire che
    mettere in alternativa ambiente e lavoro, lavoro e salute crea un’ingiu­sta
    contrapposizione con ricadute disastro­se dal punto di vista ambientale,
    so­ciale e sanitario. Cambiare è possibile e i cristiani sono chiamati ad
    alimentare la Speranza. Sono numerose le “buone pratiche” – sul fronte
    imprenditoriale, amministrativo e familiare – già esistenti nel nostro
    Paese che rappresentano modelli virtuosi ed esempi da imitare. Solo
    facendo entrare la LaudatoSi’ nelle pieghe della quotidianità è possibile
    infatti favorire davvero la transizione ecologica.
  • La Settimana Sociale non vuole essere solo un evento, ma un processo che ha
    nello stile sinodale la sua cifra caratteristica. Se la pandemia ha messo
    in evidenza che “siamo tutti sulla stessa barca” e che “nessuno si salva
    da solo”, le Chiese locali, le associazioni, i movimenti, le aggregazioni
    ecclesiali sono chiamati a camminare insieme, in dialogo con i giovani, le
    istituzioni locali, nazionali ed europee.
  • Lo stile è partecipativo e solidale coinvolgendo le Chiese locali, le istituzioni
    educative, accademiche, politiche e le aziende e associazioni
    particolarmente quelle dedicate ai temi dell’ambiente e del lavoro.
  • L’emergenza COVID-19 – con le decisioni sul Recovery Plan assunte
    dall’Unione Europea, ma non ancora definitive – rappresenta un’oc­casione
    unica per accelerare in positivo il cambiamento del paradigma economico,
    ambientale e sociale attuale.

Per la nostra Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto Marche parteciperanno: Remigio Giannetti in rappresentanza dell’ Equipe del Progetto Policoro, De Micheli Nicole, in rappresentanza della Pastorale diocesana giovanile e Franco Veccia responsabile del servizio diocesano di pastorale sociale.

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