MARCHE – L’assessore alla Ricostruzione, Guido Castelli ha partecipato alla Cabina di coordinamento che si è tenuta questa mattina tra il Commissario Legnini, i quattro Vice Commissari e i rappresentati regionali dell’ANCI.

Tra le diverse ordinanze approvate all’ordine del giorno, anche quella relativa al riconoscimento dei danni causati dalla neve nella seconda decade del mese di gennaio 2017.

L’ordinanza fissa criteri e modalità per il ristoro dei danni subiti con riferimento alle segnalazioni dei privati e delle imprese pervenute ai Comuni e da questi inoltrate al Commissario Straordinario, per il tramite degli Uffici Speciali per la ricostruzione, nonché dei danni, sempre segnalati dai Comuni, al patrimonio pubblico.

“Per le Marche – comunica l’assessore Castelli – che hanno avuto complessivamente 318 segnalazioni di cui 141 per interventi su proprietà pubblica e 177 per interventi su edifici o beni mobili e strumentali e scorte dei privati e delle imprese, l’ammontare delle risorse stanziate è pari a 20.000.000 di euro, da ripartire sui 33 Comuni richiedenti. Le eventuali economie derivanti dai minori costi dei singoli interventi privati, ovvero dai ribassi d’asta degli interventi pubblici, potranno essere utilizzate dagli Uffici Speciali per la completa soddisfazione dei fabbisogni espressi dagli enti pubblici nell’ambito dello specifico censimento effettuato per la rilevazione degli stessi danni”.

La concessione dei contributi spetta agli Uffici Speciali per la ricostruzione, i quali, per gli edifici individuano il livello operativo e per i beni mobili e strumentali e scorte provvedono a richiedere la produzione di specifica perizia giurata che attesti il danno subito. L’istruttoria, previa la verifica di ammissibilità da parte degli Uffici Speciali per la ricostruzione, segue le regole della ricostruzione privata (in particolare dell’Ordinanza commissariale n. 100 del 2020 per gli edifici e dell’ordinanza commissariale n. 13 del 2017 per i beni mobili e strumentali e scorte).

“È assicurato dunque un iter veloce e semplificato” aggiunge Castelli.

Anche per il patrimonio pubblico sono utilizzate modalità semplificate rispetto alle regole della ricostruzione pubblica. In particolare, gli Uffici Speciali adottano il Piano delle opere pubbliche, sulla base della documentazione probatoria trasmessa dai Comuni e relativa alle segnalazioni dagli stessi effettuate, che viene approvato dal Commissario straordinario e procedono all’avvio delle procedure per la realizzazione degli interventi attraverso l’individuazione dei soggetti attuatori.

I soggetti attuatori predispongono il progetto esecutivo degli interventi in conformità alle previsioni di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; progetto esecutivo che dovrà essere depositato presso gli Uffici Speciali per la relativa verifica e validazione. Lo stesso Ufficio Speciale, trasferirà ai soggetti attuatori le risorse che verranno assegnate alla contabilità speciale del Vice commissario, da quella del Commissario, garantendo un’anticipazione pari al 30% al momento della presentazione del progetto esecutivo, a cui si aggiungeranno  2 stati di avanzamento lavori ed un saldo finale alla conclusione dell’intervento e alla trasmissione del certificato di regolare esecuzione o collaudo.

“Un iter veloce che permetterà ai cittadini, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni che hanno subito danni dagli eventi nevosi, in un contesto territoriale già diffusamente e gravemente danneggiato dagli eventi sismici occorsi a far data dal 24 agosto 2016, di ricevere finalmente, dopo 4 anni, un equo ristoro” conclude l’assessore.

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