DIOCESI – La comunità religiosa dei Padri Sacramentini si appresta a vivere il primo agosto la festa in onore di San Pier Giuliano Eymard (1811-1868), presbitero francese, fondatore della Congregazione del Santissimo Sacramento, la famiglia religiosa di cui appunto i Padri Sacramentini fanno parte. 

Per l’occasione i Padri sacramentini hanno organizzato due eventi. Il primo, di carattere eminentemente religioso, avrà luogo nei giorni giovedì 29, venerdì 30 e sabato 31 luglio, quando alle ore 18.00 il sacerdote bergamasco Tarcisio Tironi terrà delle meditazioni, a seguire delle quali, alle ore 18.30 sarà celebrata la Santa Messa. 

Il secondo evento ha carattere espositivo. Infatti da ieri, martedì 27 luglio, al 5 agosto dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 sarà possibile visitare all’interno del cortile della chiesa dei Sacramentini la mostra “I miracoli eucaristici nel mondo” pensata dal Beato Carlo Acutis e allestita grazie al contributo dell’Editrice Shalom. 

Come molti ricorderanno, Carlo Acutis, giovane morto a soli 16 anni nel 2006 a causa di una leucemia fulminante, è stato riconosciuto Beato dalla Chiesa lo scorso 10 ottobre. Acutis ebbe un particolare legame con l’Eucaristia, che ebbe modo di ricevere a 7 anni, grazie a una particolare dispensa. Da quel giorno Carlo iniziò a ricevere quotidianamente l’Eucaristia che egli definì “la mia autostrada per il Cielo”. Fu questo vivo amore che lo portò a ideare e realizzare una mostra sui miracoli eucaristici che ha fatto praticamente il giro di tutto il mondo.

Padre Giancarlo Breda, Superiore della comunità dei Padri Sacramentini di San Benedetto del Tronto, così spiega il senso di questa mostra: «Il primo agosto celebreremo la festa di San Pier Giuliano Eymard, Apostolo dell’Eucaristia, e ci è sembrata bella questa unione fra la mostra sui miracoli eucaristici di Carlo Acutis e il nostro fondatore. Credo sia importante fare conoscere questi due missionari dell’Eucaristia, uno, il nostro fondatore, vissuto nell’Ottocento, l’altro sostanzialmente un nostro contemporaneo. Non mi risulta che Carlo Acutis abbia avuto materialmente legami con la nostra Congregazione, ma la sua spiritualità è affine al nostro carisma che pone al centro l’Eucaristia, proprio come ha fatto lui che la riceveva tutti i giorni e che altrettanto frequentemente si confessava. Davvero un bell’esempio di vita cristiana da proporre ai nostri giovani». 

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