RIPATRANSONE – “La grandezza di Maria non sta nell’aver progettato la sua vita, ma nell’essersi lasciata progettare da Dio.” Queste le parole del vescovo Carlo Bresciani, rivolte ieri alle Suore Teresiane di Ripatransone, in occasione della festa della loro patrona, la Madonna del Monte Carmelo. La solennità della Beata Vergine del Carmine si celebra, infatti, proprio il 16 luglio in ricordo dell’apparizione e della consegna dello scapolare al carmelitano San Simone Stock.

Alle ore 10:45 le quindici Suore Teresiane, presenti all’interno dell’Istituto di Ripatransone, hanno accolto calorosamente il Vescovo Bresciani, il quale, a seguire, ha celebrato la Messa presso la Chiesa di San Pastore. Di seguito una sintesi della sua omelia: “Oggi, che è grande festa per voi e per tutte le consorelle che sono in comunione di preghiera dalla Filippine, la Parola di Dio ci ricorda una grande e consolante verità: tutti noi siamo sotto la protezione di Maria. È Gesù, infatti, che ci ha affidato a Lei. In quel ‘Donna, ecco tuo figlio’, ci siamo tutti. È per questa ragione che dobbiamo avere un sentimento di gratitudine verso Dio che ci ha affidato a Maria, ma, allo stesso tempo, anche a Maria che ha accettato di prendersi cura di noi. Il fatto che il Signore ci abbia affidato a Maria, significa che dobbiamo vivere ed avvicinarci il più possibile alla spiritualità mariana, cioè prendere come modello di vita Lei, Maria, che è stata sempre pienamente disponibile alla volontà di Dio che è imprevedibile. La Madonna si è lasciata programmare da Dio. La sua grandezza non sta nell’aver progettato, ma nell’essersi lasciata progettare da Dio. La stessa cosa che ha fatto la vostra Santa Teresa d’Avila. Noi, da figli, non sempre abbiamo gli occhi penetranti per poter capire cosa sia meglio per noi. Quante volte, guardando indietro, comprendiamo anche quello che prima non avevamo capito! Ecco allora la prima cosa che impariamo da Maria e da Santa Teresa: la fiducia di lasciarci condurre, di farci prendere per mano e farci guidare da Dio.”

“C’è anche un altro insegnamento – prosegue il Vescovo Carlo – che ci viene da Santa Teresa: il sapersi staccare dallo spirito del tempo. Questa santa, che ha rifondato l’ordine carmelitano, ha saputo dissociarsi dal tempo che viveva e restare libera: è così che è riuscita a rinnovare il modo di vivere la vita consacrata in maniera più profonda. Non era certamente una donna che scoppiava di salute, eppure ha sperimentato due cose che le hanno permesso di realizzare progetti incredibili: confidare in Dio ed affidarsi ai padri spirituali, attraverso i quali, ha fatto discernimento.”

“Infine – conclude Bresciani – come terzo ammonimento, Santa Teresa ci insegna anche come affrontare le vicissitudini negative della nostra esistenza. Tanti sono i contrasti che ha avuto, ha rischiato anche di essere perseguitata, ha addirittura dubitato di quello che stava facendo, ha provato una sofferenza acuta dal punto di vista spirituale; ma tutto questo non ha portato Teresa a reazioni di chiusura o rabbia. L’uomo di Dio, infatti, imita Gesù, che non si chiude in un rifiuto o in una aggressività, bensì continua ad amare, a fare opere buone. Questo ha fatto Santa Teresa d’Avila la quale può essere considerata un modello non solo per la vita consacrata, ma per la vita cristiana in generale. Dunque vogliamo cogliere oggi questi tre aspetti della vostra spiritualità carmelitana: l’essere affidati a Maria, l’essere liberi dal tempo, il vivere le avversità da uomini e donne di Dio. Seguendo queste tre vie, possiamo davvero essere seguaci di Santa Teresa, di Maria e di Dio. L’augurio che rivolgo a voi qui presenti e a tutte le Suore, che attualmente sono nelle Filippine, è di cogliere e vivere sempre più questi aspetti.”

Al termine della Messa, le Suore Teresiane hanno voluto condividere la gioia della ricorrenza con il vescovo Carlo il quale, per l’occasione, è rimasto a pranzo con loro.

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