DIOCESI – Continua il nostro viaggio all’interno del mondo dell’Azione Cattolica nella nostra diocesi. Questa settimana parla ai nostri microfoni Rosario Brucciolo, Presidente Parrocchiale dell’Azione Cattolica di Cristo Re.

Leggi le interviste precedenti:

– Teresa Di Buò

– Patrizia Di Girolamo

Come ha vissuto l’Azione Cattolica parrocchiale questo anno pastorale e quali attività ha proposto ai suoi soci?
A livello di Azione Cattolica parrocchiale gli incontri si sono svolti ogni quindici giorni in piattaforma attraverso Zoom o Meet e sempre in questa modalità abbiamo seguito le attività proposte dalla nostra associazione. In particolare, sviluppando il tema “Segui la notizia”, abbiamo editato un giornalino parrocchiale oppure, durante il periodo di Avvento, abbiamo promosso una sorta di concorso di fotografia sui presepi. Invece, durante la Quaresima, sempre sulla scia del “Segui la notizia”, ci siamo concentrati sulle parole “Permesso, Scusa e Prego”, indicate da Papa Francesco per una buona convivenza. Nonostante le mille difficoltà abbiamo cercato di rimboccarci le maniche e di stare vicino ai ragazzi. Certo, non è stato come fare le cose in presenza, ma abbiamo cercato di fare del nostro meglio, viste le circostanze.

Prevedete di organizzare qualcosa per i ragazzi per il periodo estivo?
Non sarà possibile realizzare quest’anno il classico oratorio estivo, sempre per i soliti motivi che ormai sono noti a tutti. D’accordo con il parroco don Gianluca Rosati, a livello di singoli gruppi di catechesi, saranno organizzati degli incontri, con massimo 15 partecipanti, per passare dei pomeriggi negli spazi all’aperto della parrocchia o sul campetto da calcio, sempre nel rispetto delle norme anticovid.

Dal suo punto di vista il nuovo anno pastorale segnerà un ritorno alla normalità e dunque un ritorno alle attività in presenza?
Secondo il mio giudizio, se le cose procederanno al meglio, come sembra che in effetti stiano andando, credo che si potrà tornare in presenza, però rimaniamo in attesa di indicazioni e se ci saranno ancora protocolli da seguire ci adegueremo. Aspettiamo comunque lo sviluppo della situazione e a fine agosto decideremo sul da farsi. 

Quali iniziative di solidarietà sono state intraprese in questo periodo difficile per tutti?
Abbiamo partecipato ad una iniziativa di solidarietà promossa dall’Azione Cattolica diocesana a favore de “L’Armadio dei Piccoli”, raccogliendo del materiale da destinare ai bambini e agli adolescenti di famiglie particolarmente bisognose. Siamo contenti del fatto che tra i soci della nostra parrocchia, come anche tra quelli delle altre parrocchie che hanno aderito ci sia stata una grande generosità. Abbiamo anche partecipato alla raccolta viveri per le missioni in Perù e Bolivia promossa dall’Associazione don Bosco e dai ragazzi dell’oratorio parrocchiale.

I giorni più critici della pandemia sono solo un brutto ricordo o hanno lasciato cicatrici profonde a Porto d’Ascoli?
Purtroppo da quello che si può vedere e constatare senza troppa difficoltà, la situazione non è delle migliori. Il mio non è il giudizio di un esperto o di un analista, ma quello che è sotto gli occhi di tutti è che ci sono delle ferite aperte, soprattutto per quelle persone che in questo periodo hanno vissuto la malattia o la morte dei propri cari o hanno perso il lavoro. C’è ovviamente spazio per la speranza e desiderio che le cose migliorino, sentimenti in parte suffragati dai dati positivi delle ultime settimane, ma credo che gli strascichi ce li porteremo avanti per un bel po’.

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