DIOCESI – Dal 21 al 24 ottobre si terrà a Taranto la 49ª Settimana Sociale dal titolo Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #Tuttoèconnesso. Per l’occasione il Vescovo Carlo Bresciani ha nominato delegati Franco Veccia, Remigio Giannetti e Nicole. 

Franco Veccia, Responsabile dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, ci spiega cos’è e come funziona la Settimana Sociale dei Cattolici Italiani: «Durante la Settimana Sociale tutte le diocesi italiane saranno rappresentate da dei delegati scelti dal Vescovo Diocesano: 3 delegati per le diocesi più piccole e 6 delegati per quelle più grandi. La Settimana Sociale di quest’anno dedicherà particolare attenzione alle tematiche dell’ambiente e del lavoro e all’equilibrio che è necessario raggiungere per promuovere il bene comune. Per tale motivo la location scelta è quella di Taranto, dove questi due temi sono particolarmente caldi. Ogni diocesi, oltre a partecipare attivamente, porterà come contributo una serie di testimonianze sulle buone pratiche sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale che si svolgono sul nostro territorio. Nello specifico la nostra diocesi presenterà alcuni video mandati in onda da Radio Ascoli relativi a queste buone pratiche realizzati lo scorso anno in occasione del Laudato si’ Week, l’evento organizzato dalle Diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto Marche per celebrare i 5 anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’».

Per Remigio Giannetti, ex Animatore di Comunità del Progetto Policoro, non si tratta di un debutto, ma di un ritorno: «Grazie al Progetto Policoro, del quale nei precedenti anni sono stato responsabile a livello diocesano, ho potuto conoscere da vicino a livello locale il mondo del lavoro e le problematiche ad esso collegate, in particolar modo quelle relative all’ambito lavorativo, soprattutto per quanto riguarda i giovani, e a quello ambientale che saranno al centro della Settimana Sociale di quest’anno. Porterò con me anche la più recente esperienza imprenditoriale che sto avviando, con tutte le difficoltà di inserimento annesse e connesse. Ho già partecipato nel 2017 a Cagliari alla 48ª Settimana Sociale focalizzata sul tema del lavoro libero, creativo e partecipativo, dove fu messo a tema la condizione psicologica del lavoratore e l’importanza del lavoro umano e non solo quello economico al centro dell’azienda, mentre in quest’edizione il riflettore è puntato sull’aspetto ambientale, un tema delicato per la città di Taranto che ospita la Settimana Sociale di quest’anno. Ogni evento di questo genere porta poi nelle singole diocesi ad una riflessione di ampio respiro su tematiche attuali e allo stesso tempo scottanti inerenti alla vita lavorativa, tematiche che purtroppo sono trattate con superficialità e che al contrario, come ci ricorda in modo incalzante Papa Francesco, meritano un’attenzione di prim’ordine in quanto attengono alla dignità della persona. Quello che auspico è che nelle piccole realtà locali non ci si fermi a trattare delle linee guida che verranno fuori dalla Settimana Sociale, ma che si inneschi sulla base di queste un processo concreto, incarnato secondo le esigenze del territorio»

Nicole De Micheli della Pastorale Giovanile riflette sull’importanza dell’evento: «Come ci ricorda Papa Francesco nella Laudato sì: “non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale” che necessita di una conversione ecologica umana.  E’ necessario e bello che la Chiesa inizi a parlarne e che i giovani desiderino dar voce a questo cambiamento diventandone pionieri e testimoni. Perché urge ora soffermarsi su questa nostra casa comune ? Per noi giovani, nati in un mondo dedito al progresso, schiavo dello sviluppo economico ad ogni costo e con un grande debito verso il pianeta, sentir parlare finalmente di custodia, attenzione e amore per il creato e le sue creatore è una boccata d’aria convinti che se “i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, è perché i deserti interiori sono diventati così ampi”.

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