ACQUAVIVA PICENA – Domenica 25 aprile ad Acquaviva Picena si è tenuta la manifestazione dedicata alle celebrazioni in ricordo dell’anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista.

Anche se in tono minore, l’Amministrazione Comunale si è comunque impegnata a sottolineare l’importanza di questa giornata e a non far cadere il ricordo. Due sono state le corone d’alloro preparate, una è stata deposta davanti la casa di Mariano Vulpiani, torturato e ucciso dai nazifascisti perché non volle diventare un traditore, la famiglia non riuscì mai a ritrovare le sue spoglie, ma il suo ricordo è ancora vivo ad Acquaviva Picena, l’altra corona d’allora è stata invece deposta davanti il monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre. Presenti alla manifestazione i famigliari di Mariano Vulpiani, il sindaco Rosetti, il vice sindaco Balletta, l’assessore Riga, l’amministrazione comunale, il presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci cav. Grilli, i membri dell’Associazione Combattenti e Reduci, il vescovo emerito Sua Eccellenza Monsignor Gervasio Gestori, il parroco don Pierluigi Bartolomei, il Comandante Maresciallo della Stazione dei Carabinieri di Acquaviva Picena Luca Sansiveri. Il sindaco Rosetti ha letto la lettera che il nipote del Vulpiani, Gabriele, ha inviato ad Augias. Poi ha ricordato quanto questa data sia importante nella storia d’Italia e quante giovani vite siano state sacrificate per raggiungere la libertà. Il vescovo Gestori ha ricordato come lui stesso ha vissuto quella giornata del 25 aprile del 1945 e le emozioni che ha provato in quegli istanti. Ha poi ricordato che questa pandemia ha creato molte sofferenze al mondo intero, ma con la fede e la speranza e con l’aiuto reciproco si può ripartire meglio di prima. Il parroco don Pierluigi ha benedetto le due corone d’alloro.

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