DIOCESI
Paola Di Girolami ci illustra i progetti in corso di realizzazione per valorizzare i Musei Sistini di cui è Direttrice. 

Siamo nel V centenario della nascita di Papa Sisto V, ci sono progetti in cantiere?
La ricorrenza in onore di Papa Sisto V– nato nel 1521 a Grottammare, eletto Sommo Pontefice nel 1585 e morto nel 1590 – ci sta impegnando parecchio. Un importante intervento che dovevamo fare da tanti anni è il restauro del parato donato da Sisto V, composto da paliotto, piviale, due tonacelle e la pianeta. A parte la pianeta che non avrà bisogno di un grande restauro, il resto necessita di un significativo intervento poiché vanno risarcite alcune lacune, testimoni del deterioramento nel corso dei secoli, inoltre, da diverso tempo questi paramenti sono appesi e le fibre naturalmente col tempo tendono ad allentarsi. Lo sponsor di questo restauro è la rivista d’arte Predella per interessamento dello storico dell’arte Alessandro Del Priori. 

Come procede la ristrutturazione del Museo Sistino di Montalto Marche?
Il Museo Sistino di Montalto Marche si appresta ad iniziare i lavori di ristrutturazione e consolidamento post-terremoto e pertanto al momento tutte le opere sono state portate via dal museo e messe in deposito. Il prezioso reliquiario donato da Sisto V alla Città verrà esposto a Palazzo Paradisi, un edificio di proprietà comunale, in quanto il Comune di Montalto e i Musei Sistini, lavorando in sinergia , hanno l’intenzione di esporre sia le opere della pinacoteca civica – che a causa del terremoto non erano più fruibili – sia le opere del Museo Sistino, ovvero il reliquiario e la pianeta di Sisto V.

Nello scorso anno c’è stato grande interesse per l’anniversario dei Musei Sistini. Quali progetti di valorizzazione state portando avanti?
Stiamo preparando un progetto che sarà consegnato fra qualche giorno alla Regione Marche relativo alla valorizzazione dei Musei Sistini. L’intenzione è quella di far emergere le opere relative al periodo in cui Sisto V è vissuto. Poiché la sede di Montalto, come ho detto, è in fase di restauro, avremmo intenzione di far emergere la sede di Grottammare con un nuovo allestimento.

State inoltre cercando di migliorare la comunicazione e l’individuazione dei Musei Sistini nel territorio. Ce ne puoi parlare?
Un importante lavoro riguarda la segnaletica stradale che indicherà a visitatori e turisti i nostri spazi espositivi. Stiamo parlando di circa 50 cartelli di cui una gran parte è già stata affissa, soprattutto lungo la Valdaso e la Valtesino fino alla cresta collinare fra Montalto, Rotella e Castignano, comprendendo anche Montemonaco, Comunanza, i  bivi di Roccafluvione sulla Salaria e le due uscite dell’autostrada. Come si può capire, si tratta di un lavoro molto impegnativo che ha tenuto occupato per tanto tempo, un anno e mezzo, il nostro ufficio per le richieste di autorizzazione ai rispettivi uffici di competenza, ovvero della Provincia, dei comuni , dell’Anas e della Società Autostrade. 

Di grande valore sono le lastre istoriate di San Lorenzo in Vallegrascia. Come sta procedendo lo studio?
È in corso uno studio sulle due lastre istoriate provenienti dalla chiesa di San Lorenzo in Vallegrascia che, a seguito del terremoto, sono state portate al Museo di Montemonaco dopo essere state restaurate dalla ditta “Bartoli” di Roma. Attualmente questo studio è condotto dal Prof. Raffaele Casciaro dell’Università del Salento che si occupa di scultura altomedioevale, e dal Prof. Alessandro Tomei dell’Università di Chieti. Sarà proprio l’Università abruzzese a pubblicare gli atti di questo studio. In questo periodo si fa enorme difficoltà a procedere in quanto le biblioteche sono chiuse e i due docenti hanno difficoltà a recarsi nella chiesa per comparare sia la cornice dell’abside che i capitelli e a Montemonaco per comparare le lastre al fine di preparare il convegno e la pubblicazione.

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