GROTTAMMARE – “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede.” Con le parole di Paolo nella Seconda Lettera a Timoteo annunciamo che questa mattina Don Pietro Rossi è tornato alla casa del Padre.

Don Pietro è stato fino ad oggi il decano della diocesi e nonostante la veneranda età di 96 anni è stato lucido fino ai suoi ultimi giorni.
Fino all’ultimo – pochi giorni fa era stato ricoverato presso l’ospedale di Ascoli Piceno – è stato accudito e assistito in famiglia dalla nipote Anna.
Al termine dell’articolo alcune foto che ripercorrono la vita sacerdotale di Don Pietro Rossi.

Le esequie si terranno lunedì 4 gennaio alle ore 15.00 presso la Chiesa Madonna della Speranza e saranno presiedute dal Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Carlo Bresciani.

Don Pietro è nato l’8 marzo 1924 ad Acquaviva Picena e aveva due sorelle Maria e Adamantina, morta ad appena un anno dalla nascita.
Il 27 giugno 1948 viene ordinato sacerdote dal Vescovo Pietro Ossola che era stato nominato vescovo delle diocesi di Montalto e Ripatransone, unite in persona episcopi il 1° settembre 1946.
Don Pietro ha avuto la vocazione fin da piccolo, come lui stesso ci ha raccontato in un’intervista di qualche anno fa: “Ho iniziato a fare il chierichetto a 6 anni, fin da piccolo servendo la Messa e stando a contatto con i preti della Parrocchia che a quel tempo erano tre ed ognuno aveva dei compiti differenti. Don Luigi Capriotti, uno dei tre sacerdoti della parrocchia di Acquaviva, aveva il compito di far crescere le vocazioni, infatti in quel tempo eravamo una decina di seminaristi.”

Nell’intervista don Pietro ci ha poi raccontato come è iniziato il suo servizio di sacerdote: “La prima esperienza l’ho vissuta a Porto d’Ascoli come cappellano, poi sono stato 18 anni a Ripatransone come parroco di campagna e allo stesso tempo esercitavo diversi compiti: gestivo il cinema parrocchiale, ero assistente del circolo Acli e assistente della pontificia opera assistenza.
Il Vescovo Radicioni un giorno mi disse: ‘Per la tua obbedienza che hai sempre avuto, ti voglio premiare, ti mando a San Martino, lì c’è da fare tutto, c’è da fondare la parrocchia, prenderla da zero e portarla su’.
Quando sono arrivato a Grottammare nel 1972 la Chiesa era completamente spoglia, piano piano le persone si sono affezionate: All’inizio eravamo 1300 anime e quando ho lasciato la parrocchia eravamo oltre le 3.000!”.

Infine abbiamo chiesto a Don Pietro: Se potessi tornare indietro ripercorreresti il cammino sacerdotale?
E lui ci rispose: “Si, lo rifarei con maggiore vigore…”

Grazie Don Pietro per la tua testimonianza di vita, per non esserti mai risparmiato, per esserci stato vicino, per aver pregato per tutti, ogni giorno, ci hai portato tutti sempre nel cuore. Per te infatti, tutte le persone che hai incontrato durante la tua lunga vita, erano “tuoi figli” e il padre non si dimentica mai dei figli e siamo sicuri che adesso sarai tra le braccia del Padre Buono.

Come ha scritto un amico che ha appreso la notizia con grande dispiacere: “Da oggi abbiamo un santo in più in paradiso”.

Arrivederci Don Pietro, siamo sicuri che continuerai a pregare per noi.

 

Foto tratte dal sito della Parrocchia Madonna della Speranza.

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