SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolta venerdì 4 Dicembre, alle ore 11:00, presso la Cattedrale di Santa Maria della Marina, la celebrazione in onore di Santa Barbara, protettrice di vigili del fuoco, artificieri, artiglieri, minatori e santa patrona della Marina Militare. La Messa è stata presieduta dal vescovo Carlo Bresciani, e concelebrata dal vicario generale don Patrizio Spina. A causa delle norme vigenti per contrastare la diffusione del virus Covid-19, la cerimonia è avvenuta senza la partecipazione delle istituzioni, bensì alla presenza solo di una rappresentanza della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, circa 60 persone, guidate dal comandante Marco Mancini, nel rispetto del distanziamento e con i dispositivi di protezione previsti per l’occasione.

In un silenzio quasi surreale sono risuonate con particolare forza e vigore le parole pronunciate del vescovo Bresciani durante l’omelia: “Oggi ci chiediamo cosa possa avere a che fare Barbara con la nostra vita, cosa possa dire a noi questa santa vissuta in tempi molto antichi ed in luoghi molto diversi dai nostri. Penso al fatto che in diversi momenti della nostra vita ci capita di vagare nel buio e di volere la luce per qualcosa, a volte per questioni molto importanti, altre volte per fatti di poco conto; in entrambi i casi chiediamo, però, di fare luce nella nostra vita. E dove andiamo per avere questa luce? A chi ci rivolgiamo? Abbiamo visto nel Vangelo di oggi che i ciechi si rivolgono a Gesù. Ed è così che fa la nostra santa. Barbara è una giovane fanciulla che vuole scoprire il senso vero della vita, che non si limita a vivere in superficialità, che vuole sapere come vivere
in modo significativo la sua vita senza perderne il senso profondo. Barbara chiede luce a Dio su come vivere la propria vita in maniera simile a Lui. E, mentre chiede questa luce al Signore, Barbara la trova, trova una luce che le regala prima di tutto la libertà. Una libertà che le permette di affrontare con coraggio i suoi persecutori e anche suo padre. Una libertà che si fonda sulla Verità: senza questa verità, infatti, la libertà ci sembrerebbe priva di significato.
Dunque Barbara ci insegna dove trovare le risposte alle nostre domande per fare luce nella nostra vita nella nostra vita: nel Vangelo. Ma attenzione: nel Vangelo Gesù non ci dà delle risposte preconfezionate, ma solo delle direttive. Noi possiamo soltanto seguire queste direttive, così da avere buone probabilità di raggiungere il nostro obiettivo. Voi della Marina Miliatare, sapete bene che per arrivare ad una destinazione bisogna seguire una rotta: se andate in mare e prendete la direzione sbagliata, non arriverete mai a destinazione; se, al contrario, rimanete sulla direzione giusta, anche se non avete la certezza di arrivare a destinazione, sicuramente avete delle altissime probabilità. Per questo è fondamentale seguire Cristo nella nostra vita, perché ci indica la direzione.
Proprio come ha fatto Barbara.”

Dopo la preghiera del marinaio e quindi la benedizione finale, i rappresentanti della Marina Militare si sono recati all’esterno per scattare le foto di rito sulla scalinata antistante la cattedrale. Il comandante Marco Mancini ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ringrazio Sua Eccellenza per la disponibilità, per la sua consueta presenza e per le parole che ci ha dedicato. Parole di particolare conforto in un periodo di difficoltà, come testimoniato dal fatto che abbiamo dovuto fare una celebrazione in forma privata, senza la presenza di tutte le autorità
e senza la presenza di tutti coloro che ci sono vicini durante la nostra attività.”

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