Cauta soddisfazione dei vescovi francesi per la misura resa pubblica ieri dal ministro dell’Interno per le celebrazioni religiose nei luoghi di culto in questa seconda fase di contenimento. È stato infatti istituito un nuovo misuratore di presenze negli edifici religiosi durante le cerimonie pubbliche che prevede di lasciare “due posti liberi tra ogni persona e nucleo familiare e di occupare solo una fila su due”. La “misura” è stata decisa in seguito a discussioni che sono avvenute in questi giorni tra il governo e i rappresentanti delle varie religioni (Conferenza dei vescovi di Francia, Assemblea dei vescovi ortodossi, Federazione protestante di Francia, Unione buddista di Francia, Consiglio francese di culto musulmano, Concistoro centrale israelita e Rabbinato di Francia) per “conciliare libertà di culto e misure sanitarie”. Il ministero fa sapere in un comunicato che le consultazioni proseguiranno nei prossimi giorni, al fine di “preparare l’evoluzione delle misure di contenimento dal 15 dicembre”. In una nota, la Conferenza episcopale francese definisce questa nuova misura “più realistica” in quanto “proporzionale alla capacità degli edifici” e afferma che “sebbene restrittiva, sia applicabile”. I fedeli cattolici dovranno quindi attenersi alle nuove regole per le prossime due domeniche, il 6 e il 13 dicembre. La Conferenza episcopale francese – si legge ancora nella nota – ritiene positivo il fatto che la decisione sia stata presa grazie ad “un dialogo costruttivo con le autorità pubbliche” ma fa sapere che i vescovi stanno “ora aspettando, alla luce dei dati sanitari, una possibile rivalutazione di questo indicatore dal 15 dicembre”. “Di domenica in domenica – scrive la Conferenza episcopale -, questo periodo di Avvento, iniziato il 29 novembre, è un cammino verso il Natale. Le comunità cattoliche sperano con tutto il cuore di poter celebrare il grande mistero della fede nelle chiese la sera del 24, con la minima restrizione possibile. Sono consapevoli che l’attenzione alle precauzioni sanitarie è sempre necessaria”.

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