ACQUAVIVA PICENA – Il tempo sospeso del lockdown si è abbattuto sulla vita delle comunità portando sconvolgimenti di ritmi e tradizioni che, specie nelle realtà più antiche, sono spesso custodi d’identità e tradizione cristiana. Anche la comunità parrocchiale di Acquaviva Picena ne è stata fortemente segnata e si è trovata davanti alla domanda fatidica della fase tre: “Riprendiamo da dove abbiamo lasciato, o cerchiamo una nuova strada?”. È un quesito che tocca tutte le istituzioni e non può lasciare indifferente la comunità cristiana che proprio per sua stessa natura, non può non cercare nei fatti lieti o tristi del presente, un modo con il quale lo Spirito Santo vuole portarci oltre. Ecco che con il Consiglio Pastorale Parrocchiale, insieme ad alcuni amici di ogni contrada del vasto territorio parrocchiale, al principio dell’estate, ci si è chiesti cosa potesse essere più utile alla comunità in questo momento, sempre rispettando le stringenti, ma necessarie norme di sicurezza. Da questo discernimento nasce l’esperienza della “Chiesa di strada”: serate per presentarsi e raccontarsi nelle strade della parrocchia di Acquaviva Picena.

Questo gruppo di lavoro ha proceduto ad una suddivisione del territorio in venti zone che potessero permettere il più possibile la facilità dell’incontro tra gli abitanti.

Così per cinque settimane, dal lunedì al giovedì, la strada è tornata ad essere non solo luogo di scorrimento, ma d’incontro e a volte di “re-incontro” dopo i lunghi giorni di segregazione e di paura conseguente. Ogni serata è stata vissuta nella semplicità del ritrovarsi e nella creatività di ogni zona che ha caratterizzato questo momento, secondo il proprio desiderio di fraternità. E così, come pietre di un mosaico, sono apparse tutte le sfumature di quella variopinta comunità che abita il territorio di Acquaviva e che passa per i custodi delle antiche tradizioni del centro fino ai tanti pendolari che abitano quasi a ridosso di San Benedetto del Tronto, passando le contrade rurali e il comparto industriale. Non vi è zona uguale all’altra, quello che però ha accumunato ognuna di queste serate è stata la voglia di incontrarsi e di tornare a vedersi, un misto di curiosità e voglia di comunità.

La sfida della Chiesa in uscita, di una pastorale che torna a respirare la polvere delle strade e la provvisorietà di momenti legati anche all’instabilità metereologica, l’ascolto dei fratelli, il racconto del Vangelo..che quest’essenzialità così drammaticamente povera, sia ciò dove lo Spirito ci spinge? Abitare questa domanda è forse quello che ci aspetta quest’anno, un nuovo inizio verso una Chiesa inedita che ancora non vediamo, ma che i segni dei tempi cominciano ad anticipare.

Questo cammino è stato anche animato da due momenti di preghiera per tutta la comunità, due serate di Adorazione animate dal gruppo dell’Adorazione Eucaristica parrocchiale e dal gruppo RnS di Acquaviva Picena, perché ogni missione, nasce dalla vita di preghiera.

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