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FOTO Colonnella, Festa dei Manoppi in onore di Maria Santissima del Suffragio

Foto di Peppino Di Quirico

COLONNELLA – Si è svolta ieri a Colonnella, come di consueto nella seconda Domenica del mese di Luglio, la festa dei Manoppi in onore di Maria Santissima del Suffragio. Una festa diversa da quelle passate, come ha dichiarato Guerino Reganatini, Priore della Confraternita che porta proprio il nome di Maria Santissima del Suffragio: “Ci siamo sentiti di fare una festa più sobria ed in tono ridotto rispetto al solito, a causa delle prescrizioni anti-covid, senza i fasti cui eravamo abituati negli anni precedenti: nessun complesso bandistico, niente processione, nessun raduno delle confraternite delle regioni Marche, Abruzzo ed Emila Romagna ed ovviamente nessuna esibizione di cantanti o gruppi musicali. Solo la Santa Messa. Ma è giusto chiedersi: non è forse la Santa Messa l’essenziale a cui non si può rinunciare?”

Dello stesso parere anche il parroco, don Dino Straccia, il quale alla vigilia della festa aveva dichiarato: “Quest’anno più che mai in questa solenne devozione a Maria, madre di Gesù e madre nostra, è essenziale essere partecipi ed uniti nella fede, stringendoci in un momento di preghiera verso la Madonna, affinchè continui a proteggerci da questo virus e ponga fine alla pandemia.” A giudicare dalla numerosa presenza in piazza, sembra che i parrocchiani delle due comunità colonnellesi, di San Cipriano e di San Giovanni Evangelista, lo abbiano proprio ascoltato. È infatti in una piazza gremita di fedeli, cullati da un vento vigoroso e posizionati secondo le norme di distanziamento sociale, che alle ore 11:15 è stata celebrata la solenne Messa, presieduta dal parroco don Dino ed animata dalle corali delle due parrocchie riunitesi insieme per l’occasione. A fare da cornice all’altare, da un lato è stata esposta la statua lignea settecentesca della Madonna del Suffragio, dall’altro lato la tradizionale carrata del Comitato Festa, realizzata quest’anno con un calice al centro. Presenti in prima fila il Sindaco Leandro Pollastrelli, tutti i componenti della Confraternita Maria Santissima del Suffragio ed una rappresentanza di cittadini in abito tradizionale abruzzese, con conche di rame ripiene di spighe e cesti ricolmi di primizie che, come da tradizione, sono state donate al sacerdote durante l’Offertorio per le necessità delle parrocchie. Ospite particolarmente gradito il Priore della Confraternita della Madonna del Suffragio di Castel Del Monte, gemellata con la confraternita colonnellese da ormai otto anni.

Durante l’omelia don Dino ha profuso molte parole di speranza: “La nostra presenza qui è la testimonianza che non ci siamo arresi e che non vogliamo mollare mai. Ora però dobbiamo capire la motivazione che ci ha spinto ad essere qui. Quando abbiamo riaperto la nostra chiesa, abbiamo visto i numerosi ex-voto donati dai Colonnellesi a Maria per le grazie ricevute. Quanti miracoli ha compiuto Dio attraverso la nostra Madonna! In questo particolare momento noi abbiamo bisogno di questa fede più che mai. Quando affrontiamo le situazioni del mondo, infatti, se non abbiamo la fede, veniamo travolti e scopriamo che non può esserci una vita felice senza Dio. Dobbiamo quindi trovare la forza di ricordare che con Dio nulla ci può travolgere, perchè noi fondiamo il nostro amore sulla roccia. Ovviamente quello che celebriamo esteriormente deve essere vissuto interiormente, con tutti i limiti che abbiamo, ma con l’umiltà di riconoscere gli errori fatti e con la forza di rialzarci in piedi, pronti a ricominciare. Non sono i problemi economici a fiaccarci, o almeno non solo quelli. Se noi non ci crediamo più, se siamo scoraggiati, se pensiamo di non farcela, se non abbiamo la speranza, non andiamo da nessuna parte. Oggi noi adulti dobbiamo ritrovare la motivazione interiore della nostra fede e vivere la nostra vita con coerenza, affinchè anche i giovani ci seguano. Non è infatti vero che i giovani non ascoltano: essi non ascoltano le parole, bensì osservano le azioni e le imitano. Sarebbe veramente bello se ognuno di noi oggi andasse davanti alla Madonna e le promettesse: Io voglio cambiare. Voglio tornare ad essere un buon cristiano.”

Conclusa la celebrazione liturgica, subito dopo la benedizione, alcuni componenti del Comitato Festa hanno fatto volare in cielo una corona per il rosario fatta con palloncini bianchi ed azzurri. Alcuni membri della Confraternita infine hanno riposto la statua della Madonna del Suffragio nella nicchia della Chiesa di San Cipriano, sotto il suono delle campane e di fragorosi botti fatti scoppiare appositamente per l’occasione in segno di festa.