DIOCESI – Dopo la lunga sospensione delle Sante Messe con il popolo la vita delle comunità parrocchiali sta lentamente tornando alla normalità. Certo, i fedeli devono fare attenzione a numerosi accorgimenti, ma questo avviene in un clima sereno e nella consapevolezza che il rispetto delle norme igieniche è una forma di attenzione verso se stessi e verso il prossimo in pieno spirito evangelico. È quello che è emerso dal racconto che i vicari foranei hanno fatto alla nostra testata. Le impressioni di questi pastori sono molto positive e animate da tanta comprensione verso i fedeli. Sì, si registrano alcune difficoltà, legate soprattutto alla situazione inedita, ma a prevalere è la fiducia che tutto si risolverà grazie al buon senso e alla responsabilità di tutti.

Don Patrizio Spina, Vicario Generale della nostra diocesi e Parroco della Cattedrale, guarda con fiducia quanto sta accadendo: «Naturalmente il numero dei partecipanti è inferiore rispetto a prima, però io non ho avuto nessuna difficoltà riguardo alla compostezza, all’attenzione delle persone che entrano in chiesa e ho avuto l’aiuto di tanti volontari che si sono collocati in fondo alla chiesa per aiutare le persone a igienizzarsi e a trovare il posto. Tutti hanno ottemperato a quello che si doveva fare. Sinceramente sono contento nel senso che non ho avuto grosse difficoltà a parte il fatto, come dicevo, che non tutti sono tornati in chiesa: mancano ancora i bambini i giovani. Lentamente si sta creando un ritorno alla normalità. Speriamo sempre in bene e ringraziamo intanto il Signore per quello che si sta facendo anche con la fantasia di pensare a cose nuove ». Don Patrizio ci informa anche sul modo in cui verrà celebrata l’imminente festa del Corpus Domini: «Naturalmente non ci saranno processioni perché dobbiamo essere attenti a non fare assembramenti. Pertanto quest’anno il Corpus Domini verrà vissuto in ogni parrocchia che vivrà la celebrazione di questa festa con la fantasia e la cura propria di ogni comunità parrocchiale. Non ci sarà insomma una processione o la processione cittadina, ma tutto verrà appunto demandato alle singole comunità parrocchiali».

È soddisfatto del comportamento dei fedeli anche Don Marco Di Giosia anche se in qualche sporadico caso ha visto delle persone ancora intimorite dal rischio del contagio, rischio che ovviamente c’è, ma del quale non bisogna avere paura se si osservano, come si sta facendo, tutte le norme che ci vengono indicate: «In generale i fedeli sono tornati in chiesa prestando molta attenzione. Durante la prima celebrazione col popolo, i fedeli hanno visto, hanno chiesto e si sono attenuti alle norme di pulizia. Già a partire dalla seconda domenica si è visto come i fedeli hanno recepito con precisione cosa devono fare, dimostrando di essere molto disciplinati: entrano poco alla volta ed escono ordinatamente dopo il canto finale. Alcune persone, poche per la verità, sono ancora molto preoccupate e per questo, ad esempio, non hanno fatto la Comunione. Speriamo che questo timore, man mano che si riprendono le celebrazioni, possa passare e che questi fedeli abbiano maggiore fiducia, visto che abbiamo preso tutte le precauzioni necessarie che ci sono state indicate».

Sono preoccupazioni che sono registrate anche da Don Anselmo Fulgenzi che osserva con molta comprensione come genitori e figli facciano ancora un po’ fatica a tornare in chiesa: «I fedeli sono molto attenti a rispettare e a far rispettare tutte le norme igieniche. Molti genitori con i loro bambini e ragazzi sono ancora esitanti a tornare per paura. In queste prime due domeniche non ho visto tanti ragazzi che prima frequentavano: forse per qualcuno ancora è presto, ma rimaniamo fiduciosi! I posti assegnati, 130 nella parrocchia Sacro Cuore e 86 nella parrocchia Madre Teresa di Calcutta, sono sempre occupati durante le celebrazioni. Sono molte le persone che prima o dopo la Messa chiedono di potersi confessare e naturalmente lo possono fare prendendo sempre la precauzione di indossare la mascherina».

Don Federico Pompei con entusiasmo constata che le celebrazioni sono molto partecipate, anche se in questo caso a essere più preoccupate sono le persone anziane che magari, per precauzione, continuano a seguire la Santa Messa in Tv: «Per quanto riguarda la partecipazione i posti sono 130 a San Pio V, 35 a San Giovanni Battista e 71 a Sant’Agostino. Durante le Messe domenicali tutti questi posti sono stati occupati, soprattutto durante le Messe del sabato sera e della domenica sera. Se fossero venuti tutti coloro che normalmente vengono a Messa avremmo avuto qualche problema perché la capienza è quella che è. Non si sono viste le persone più anziane e i bambini. Le persone sono state molto osservanti per quanto riguarda le regole: tutti hanno indossato le mascherine, si sono seduti nei posti assegnati. Non ci sono stati particolari, anzi ho potuto riscontrare un grande senso di responsabilità».

Ammirazione per il grande senso di responsabilità dei fedeli anche da parte di Padre Gabriele Lupi: «Nella parrocchia le persone sono tornate a frequentare regolarmente. Anzi abbiamo notato che c’è qualche presenza in più rispetto al periodo antecedente al lockdown. Si registra un ritorno in chiesa anche nelle altre parrocchie della vicaria come a Montedinove o Montelparo. C’è molto ordine e molta responsabilità. La stragrande maggioranza delle persone ha accettato di buon grado le norme norme igieniche alle quali ci si deve attenere, solo poche persone non hanno gradito il fatto che si amministri l’Eucaristia con i guanti. In genere ho registrato molta comprensione su questo fatto».

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