GROTTAMMARE – Fra circa due settimane avranno inizio gli Esami di Stato per gli studenti che stanno per concludere il loro percorso formativo nelle scuole superiori. Sarà un esame molto diverso dal solito per diversi motivi. Gli studenti torneranno a scuola per affrontare un’unica prova orale dopo tre mesi dalla sospensione delle attività didattiche in presenza e l’avvio della didattica a distanza. Abbiamo chiesto alla Professoressa Sabrina Vallesi, Preside dell’IIS “Fazzini Mercantini” di farci un quadro della situazione.

Come si svolgerà l’esame di maturità?
L’Esame al termine del ciclo di scuola secondaria di secondo grado, in questo anno in cui è stata introdotta la didattica a distanza, a causa dell’emergenza epidemiologica, si svolgerà in presenza, con un’unica prova orale per ogni candidato, davanti ad una Commissione costituita da sei docenti interni ed un Presidente esterno. Il colloquio sarà organizzato in cinque fasi: nella prima i candidati esporranno un elaborato che avranno avuto modo di svolgere nei giorni precedenti l’esame, a partire da un argomento affidato, ad ognuno di loro, dal Consiglio di Classe su sollecitazione dei docenti della materia di indirizzo; in condizioni di normalità questa disciplina sarebbe stata verificata con una prova scritta. Successivamente i ragazzi si cimenteranno con l’analisi di un testo, proposto dal docente di lingua e letteratura italiana, tra quelli oggetto di studio durante l’anno scolastico. La terza parte, sul modello di quanto già sperimentato nel precedente anno scolastico, permetterà ai ragazzi di trattare un argomento con un’ottica pluridisciplinare prendendo spunto da un materiale fornito dalla Commissione. Potranno poi riferire a proposito della loro esperienza triennale di PCTO (Percorsi per le Competenze trasversali e l’Orientamento, l’ex Alternanza Scuola Lavoro) e dare conto, infine, delle competenze acquisite dal punto di vista sociale e personale rispetto anche ai contenuti affrontati nelle lezioni di “Cittadinanza e Costituzione”.

Quali misure sta prendendo il suo istituto per predisporre il tutto in sicurezza?
Il protocollo di sicurezza approntato, sentito il parere del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione nonché il Medico Competente, prevede la messa a punto al “Fazzini Mercantini” di tutte le misure fornite dal “Documento tecnico sulla rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico per lo svolgimento dell’Esame di Stato nella scuola secondaria di secondo grado” del 19 maggio. Entrambi i documenti sono pubblicati nella sezione dedicata all’Esame di Stato nell’home page del sito dell’Istituto: le misure vanno da l’igienizzazione dei locali, curata dai collaboratori scolastici, alla predisposizione, nelle aule predisposte per le Commissioni, di postazioni collocate a due metri di distanza, dall’uso delle mascherine chirurgiche per i docenti, i candidati e tutto il personale, all’individuazione di ingressi e uscite separati per le quattro Commissioni, dal divieto di assembramento, alla predisposizione di opportuna segnaletica per favorire una corretta permanenza nell’Istituto.

Che cosa significherà per gli studenti fare un esame in presenza, dopo 3 mesi di didattica a distanza?
Il 17 giugno i primi cinque candidati di ogni Commissione rientreranno a scuola non prima di quindici minuti rispetto all’ora in cui sono stati convocati. Dovranno autocertificare di non presentare sintomatologia respiratoria o febbre superiore a 37.5° C, di non essere stati in quarantena negli ultimi 14 giorni o a contatto con persone positive, per quanto di loro conoscenza. Dovranno lasciare l’edificio, insieme al proprio, unico accompagnatore subito dopo lo svolgimento del colloquio. Credo che dal punto di vista emotivo sarà un momento importante: le misure di sicurezza non permetteranno di sostare nei locali o commentare la prova con i compagni, ma… ci saranno occasioni per festeggiare il proprio percorso! Abbiamo alcune idee, in proposito, da mettere in campo appena ci sarà possibile.

A suo avviso l’esame di stato ha ancora un valore nel sistema di istruzione o rappresenta qualcosa di concettualmente superato?
L’Esame di Stato è ancora, a mio avviso, una tappa importante del percorso di formazione di ogni studente, sancisce un passaggio importante tra due segmenti del sistema educativo di istruzione e formazione: quello tra il secondo ciclo e quello costituito dalle opportunità offerte dai percorsi universitari. Per i nostri ragazzi un’occasione privilegiata per mettersi in gioco, scoprire quanta capacità hanno acquisito di organizzare e collegare le proprie conoscenze.

Quale messaggio vuole mandare ai suoi studenti?
Ho avuto già modo di illustrare ai docenti e agli studenti, in videoconferenza, le novità di questa sessione di Esami, commentando alcuni articoli dell’Ordinanza ministeriale uscita il 16 maggio. E’ stato un momento molto costruttivo per tutti: i ragazzi hanno seguito con interesse, posto domande e quindi, in qualche modo compreso come affinare la propria preparazione in vista dell’orale. Ho raccomandato dedizione, cura, impegno: studiare, lo ritengo ancora, il modo migliore di prendersi cura di sé. E, in cuor mio, sono certa che daranno il meglio!

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