DIOCESI – Abbiamo il tesoriere Nedo Tiburtini della Caritas diocesana!

Nedo come sta gestendo questa situazione di emergenza la Caritas?
La Caritas in questo momento è particolarmente presa sull’emergenza Coronavirus, ma non ha chiuso tutti i servizi.C’è il servizio ambulatorio su prenotazione, il servizio pacchi viveri, nel mese di aprile sono stati distribuiti oltre centocinquanta pacchi viveri, c’è poi la distribuzione della mensa con piatti pronti con oltre ottanta accessi giornalieri e la gestione di tre case di accoglienza, considerando Santa Gemma, questa della Caritas e casa Paolo VI.

Sappiamo che sono stati erogati dei buoni spesa
Sono stati erogati dei buoni spesa e fino all’altro ieri abbiamo fatto fronte con i soldi della Caritas nazionale per diecimila euro e per diciassettemila euro con contributi volontari di oltre quaranta persone per un totale di diciassettemila e duecento euro.
Abbiamo distribuito qualcosa come 85 schede prepagate da cinquanta euro della Conad e altre ottanta schede da trenta euro sempre da Conad e in più stiamo distribuendo in questo momento schede da cento euro e cinquanta euro dalla Coop che sono state donate con l’Alleanza 3.0. Queste schede in modo particolare da cinquanta euro serviranno per le famiglie dove sono presenti bambini, quelle da cento sono indirizzate più verso le parrocchie per far si che possano approvvigionarsi per i pacchi viveri delle parrocchie stesse. L’occasione è giusta per dare alcune informazioni circa la solidarietà che, in questo momento c’è all’interno della Caritas nazionale e quella diocesana. Quando si fa carità il comando evangelico dice che “non sappia la mano sinistra cosa fa la destra”, ma in questa circostanza siamo preposti a questo, quindi la nostra è soltanto apparenza su come gestiamo i soldi. Tutto quello che è avvenuto in questo periodo l’abbiamo condiviso con le parrocchie sia il pagamento di bollette, sia il pagamento dell’affitto, sia i pacchi viveri, sia tutto quello che ci è stato offerto da molti benefettori sanbenedettesi: alla locanda del conte con offerte al pranzo di Pasqua, ai pescatori, alla Loacker che ha offerto mille e trecento pezzi che stiamo distribuendo in questi giorni , la cooperativa Alleanza 3.0 con i suoi centodiciannove buoni, l’azienda agricola Fioriano per il vino, il Trevisani per il pesce, Acciarri per la frutta. Tutte queste cose sono state condivise con le parrocchie al quale va il ringraziamento per il lavoro che hanno fatto fin qui e mi preme sottolineare anche il ringraziamento al nostro vescovo perché, come dice il nostro direttore don Gianni, più di una volta l’ha sollecitato quando avevamo bisogno di qualche intervento. Per il momento siamo in grado di far fronte a tutte le richieste che ci pervengono.

Sappiamo anche che è stato istituito un centro telefonico per l’ascolto che è già operativo.
Questo è operativo da qualche giorno perché stiamo riattivando mano a mano alcuni servizi che sono caratteristici della Caritas e non potevamo fare a meno di ascoltare il territorio e ascoltare le esigenze perché sappiamo benissimo che dall’emergenza dei viveri, alcuni attraverso enti l’emrgenza è stata esaudita, ma adesso ci sarà molto da lavorare sulle bollette sospese sugli affitti sospesi e quindi non potevamo che riattivare immediatamente il centro di ascolto anche se telefonico che due ragazzi sia al mattino sia al pomeriggio garantiamo il servizio sette giorni su sette dalle otto alle venti della sera.

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