Una rete di preghiera e solidarietà è stata lanciata dal santuario di Šiluva in Lituania, dedicato a “Maria salute degli infermi”, luogo in cui l’apparizione della Beata Vergine Maria è considerata tra le prime in Europa. Dal santuario è iniziata il 2 aprile scorso, anniversario della morte di Giovanni Paolo II, la proposta di creare una catena di preghiera in Lituania. Ora l’invito viene esteso a tutta l’Europa e al mondo: “Lo scopo è di aiutare il maggior numero di persone, coinvolgendole nella preghiera di intercessione per coloro che sono stati colpiti dal coronavirus”, scrive il vescovo Algirdas Jurevičius, amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Kaunas. “In questo modo, ci auguriamo di diffondere la speranza e fare in modo che le statistiche sulle infezioni e morti possano essere compensate dalle statistiche sulla preghiera, sostegno reciproco, unità e luce”. Chi si unisce alla preghiera è invitato a registrarsi sul sito del santuario e ad accendere una candela su una cartina virtuale del mondo, che così potrà illuminarsi sempre più. Una “luce” può essere accesa anche effettuando donazioni alla Caritas del proprio Paese o ad altre organizzazioni che si occupano delle persone più colpite della pandemia.

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