Fermare “ogni ostilità bellica”, perché “i conflitti non si risolvono attraverso la guerra” e il Covid-19 “non conosce frontiere”. E’ l’appello del Papa, al termine dell’Angelus trasmesso in diretta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico. “Nei giorni scorsi – ha detto Francesco – il segretario generale delle Nazioni Unite ha lanciato un appello per un ‘cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo’, richiamando l’attuale emergenza per il Covid-19, che non conosce frontiere”.

“Un appello al cessate il fuoco totale”; ha aggiunto a braccio. “Mi associo a quanti hanno accolto questo appello ed invito tutti a darvi seguito fermando ogni forma di ostilità bellica – l’appello – favorendo la creazione di corridoi per l’aiuto umanitario, l’apertura alla diplomazia, l’attenzione a chi si trova in situazione di più grande vulnerabilità”. “L’impegno congiunto contro la pandemia, possa portare tutti a riconoscere il nostro bisogno di rafforzare i legami fraterni come membri dell’unica famiglia umana”, l’auspicio del Papa: “In particolare, susciti nei responsabili delle nazioni e nelle altre parti in causa un rinnovato impegno al superamento delle rivalità. I conflitti non si risolvono attraverso la guerra! È necessario superare gli antagonismi e i contrasti, mediante il dialogo e una costruttiva ricerca della pace”.

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