“Da soli non siamo capaci di togliere la polvere che ci sporca il cuore. Perché solo Gesù, che conosce e ama il nostro cuore, può guarirlo”. Nella parte finale dell’omelia pronunciata dalla basilica di Santa Sabina, per la messa del Mercoledì delle Ceneri, il Papa ha parlato della Quaresima come “tempo di guarigione”. “Nel cammino verso la Pasqua possiamo compiere due passaggi”, la proposta di Francesco: “Il primo, dalla polvere alla vita, dalla nostra umanità fragile all’umanità di Gesù, che ci guarisce. Possiamo metterci davanti al Crocifisso, stare lì, guardare e ripetere: ‘Gesù, tu mi ami, trasformami… Gesù, tu mi ami, trasformami’”.

“E dopo aver accolto il suo amore, dopo aver pianto davanti a questo amore, il secondo passaggio, per non ricadere dalla vita alla polvere”, ha spiegato il Papa: “Si va a ricevere il perdono di Dio, nella Confessione, perché lì il fuoco dell’amore di Dio consuma la cenere del nostro peccato. L’abbraccio del Padre nella Confessione ci rinnova dentro, ci pulisce il cuore. Lasciamoci riconciliare per vivere come figli amati, come peccatori perdonati, come malati risanati, come viandanti accompagnati. Lasciamoci amare per amare. Lasciamoci rialzare, per camminare verso la meta, la Pasqua. Avremo la gioia di scoprire che Dio ci risuscita dalle nostre ceneri”.

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