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A Bruxelles inaugurata l’esposizione Marchigiana “Raffaello. Una mostra impossibile”

MARCHE – La Regione Marche, in collaborazione con l’Enit e il supporto del ministero Beni Culturali Turismo, ha inaugurato, a Bruxelles, l’esposizione “Raffaello. Una mostra impossibile”. Allestita presso Mont des Arts (Monte delle arti, prestigioso complesso urbanistico fra il quartiere reale e il centro storico), la mostra presenta 45 opere di Raffaello, raggruppate in una sola esposizione. Sono riproduzioni in grandezza naturale che permettono di ammirare opere sparse in 17 Paesi diversi. Motivo per cui è stata dato il nome “impossibile”: una raccolta di riproduzioni davvero eccezionali, come la famosissima “Scuola di Atene” che celebra il sapere umano e la conquista del bello. Gli originali sono custoditi nei maggiori musei del mondo, quali gli Uffizi di Firenze, i Musei Vaticani, la Pinacoteca di Brera a Milano, la Galleria Borghese a Roma, il Louvre di Parigi, il Prado di Madrid e la Gemäldegalerie di Berlino, l’Ermitage di San Pietroburgo e la National Gallery di Washington (solo per citarne alcuni). La mostra è stata preceduta da una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli e il direttore esecutivo Enit, Giovanni Bastianelli. “Da Bruxelles parte un tour culturale che saprà raccontare la bellezza artistica e la ricchezza turistica delle Marche – ha detto il presidente Ceriscioli – Prossime tappe saranno Parigi, Ekaterinburg, Mosca, Sofia, Monaco di Baviera, Francoforte e Vienna. Sarà un biglietto da visita accattivante per promuovere le Marche, patria di uno dei più famosi artisti del Rinascimento italiano, in occasione del 500° anniversario della sua morte. Proporrà anche un nuovo genere di museo e di offerta culturale, sfruttando le potenzialità tecnologiche del digitale, per avvicinarsi all’arte con nuove modalità di fruizione. Obiettivo è quello di raccontare le Marche e incuriosire i visitatori per spingerli a fare una vacanza alla scoperta dei luoghi natali di Raffaello. A Urbino, ad esempio, c’è ancora la casa natale di Raffaello, oltre al Palazzo Ducale, tra le cui sale è maturato questo straordinario artista che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte mondiale. Un’occasione anche per scoprire la nostra regione: Lonely Planet ha nominato le Marche Best in Travel 2020, perché rappresentano l’essenza di ciò che è l’Italia”. Ceriscioli ha ricordato che “questa è la seconda tappa della mostra itinerante di Raffaello, la prima volta che esce dall’Italia. L’obiettivo della Regione Marche è rendere omaggio a Raffaello, figlio della nostra terra, la mia terra, di cui si celebra il cinquecentenario dalla morte. Oltre alle mostre che ci saranno nelle Marche abbiamo deciso di dare la possibilità, a tante persone in più, di ammirare queste opere attuando una vera e propria provocazione culturale per far incuriosire le persone ad approfondire l’arte di Raffaello. Rossini, Leopardi e ovviamente Raffaello sono naturali testimoni del nostro territorio. Speriamo che visitando questa mostra, a Bruxelles nasca la voglia di vedere i luoghi dove sono cresciuti e dove hanno vissuto”.

L’Enit, ha detto il direttore esecutivo Giovanni Bastianelli, “con questa mostra accompagnala Regione Marche in tutto il mondo e Raffaello rappresenta perfettamente la bellezza di tutta l’Italia. La mostra impossibile è un modo moderno di far conoscere le opere di Raffaello, tutte insieme, con paesaggi di qualche secolo fa che ancora esistono nelle Marche e nel resto d’Italia. Quello che si trova in tutta Italia, anche nei centri più piccoli, è la straordinaria presenza di beni culturali e di arte: non per altro siamo il primo paese per siti Unesco. Per un paese piccolo come l’Italia, è un grande onore e privilegio”. Renato Parascandolo, curatore della mostra, ha sottolineato che “far conoscere l’arte a chi non è mai entrato in un museo, è l’obiettivo delle mostre impossibili. È una forma di democratizzazione dell’arte per le persone che non hanno avuto la possibilità di misurarsi con l’arte e con il contesto che circonda l’arte, quello storico e sociale. Siamo grati, quindi, alla Regione Marche che ci ha offerto questa possibilità di far girare per il mondo questa mostra impossibile di Raffaello che, inoltre, offre la possibilità di conoscere davvero le Marche. Si possono vedere nei dipinti del grande artista costumi, paesi e natura che troverete quando, spero, visiterete la regione. È una esposizione, quasi un esperimento, voluto anche per dimostrare come le nuove tecnologie non sono una forma di impoverimento culturale, ma possono essere messe al servizio del diritto alla conoscenza”.  La mostra, ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna recentemente scomparso, ha già anticipato le celebrazioni raffaellesche del 2020 con un’anteprima, (“la tappa zero”, ha detto il presidente) presso l’Aeroporto delle Marche di Falconara Marittima (Ancona). Esposta dal 22 novembre 2019 al 2 febbraio 2020, ha raggiunto la cifra record di 40 mila visitatori.