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Ripatransone, la visita dei ragazzi del catechismo agli anziani della RSA

Dalla redazione di Ripatransone

RIPATRANSONE – Un sorriso, un saluto, una carezza, una canzone, una risata, questi i regali che i ragazzi del catechismo di Ripatransone hanno voluto portare agli anziani dell’RSA per l’inizio del nuovo anno. Un sabato pomeriggio dedicato a sperimentare l’efficacia dell’amore, la gioia del donare, l’essere cristiani. Accompagnati da don Nicola, alcuni catechisti e un simpatico duo che a suon di fisarmonica ha rallegrato e dato ritmo al pomeriggio, i ragazzi hanno incontrato i residenti, che li aspettavano speranzosi e incuriositi.

Il racconto dei ragazzi: “Alcuni anziani stanno abbastanza bene e così li abbiamo potuti incontrare in corridoio, dove abbiamo passato un po’ di tempo insieme, cantando, ballando e raccontandoci qualche storia. Altri invece non si sono potuti alzare dal letto, così siamo andati noi a trovarli nelle loro stanze! Carovana al completo con tanto di fisarmonica”, “Molti di loro non smettevano di sorriderci e farci ridere con i loro aneddoti…siamo stati felici di avergli fatto passare un pomeriggio diverso e portato un po’ di scompiglio”.

Amare è più che mai urgente e importante nella nostra vita, amare fa bene. Questo pomeriggio ha permesso ai nostri giovani di sperimentarlo sulla loro pelle. Amare fa bene a chi dona amore e a chi lo riceve, perché l’amore trova sempre un modo per “tornare indietro”, per essere fecondo, l’amore non è mai fine a se stesso, non è mai sprecato, non è mai inutile, non è mai senza senso. Dio ci ha mostrato in prima persona, attraverso Suo Figlio Gesù, come Amare, “amare fino alla fine”, è ciò che ci salva, ciò che da senso alle nostre vite. E questo amore, che trabocca dal nostro spirito come una coppa piena sotto una cascata, dovremmo riversarlo sui nostri fratelli, soprattutto i piccoli, i più bisognosi, i più umili, per salvarli dalla tristezza, dalla solitudine, dall’abbandono, dalla disperazione. “Ama e fa ciò che vuoi” diceva Sant’Agostino, ma d’altronde Gesù nel suo Vangelo ce lo raccomanda come primo e più grande comandamento.