“La fragilità e la vulnerabilità delle persone bisognose di cure palliative e di altri tipi di cure non dovrebbero mai permettere a un atteggiamento utilitaristico di prendere piede.
Tragicamente, sono troppo spesso trascurati, respinti o addirittura ‘scartati con un atteggiamento di abbandono, che è in realtà eutanasia reale e nascosta’”. Lo scrive citando Papa Francesco il segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin, nel messaggio inviato questa mattina, per l’apertura dei lavori, al presidente della Pontificia Accademia per la Vita, mons. Vincenzo Paglia, e ai partecipanti al simposio internazionale “Religione ed etica medica: cure palliative e la salute mentale durante l’invecchiamento”, all’Augustinianum. Il porporato segnala come al centro dell’iniziativa ci siano “gli anziani”, in particolare “quelli che soffrono di problemi di salute mentale e quelli nelle fasi finali della vita”. Dal cardinale l’urgente necessità di “trovare un solido supporto per la dignità e il valore che Dio ha dato alla visione etica e spirituale condivisa dalle varie religioni”. L’auspicio è che “la cooperazione ecumenica e interreligiosa, evidente in questo simposio, possa continuare a essere fruttuosa nel difendere le cure a cui hanno diritto gli anziani e nel costruire una cultura di incontro e accettazione in cui sono stimati e amati”.

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