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Terremoto in Toscana: card. Betori (Firenze), “parroci e Misericordia al lavoro con la protezione civile e istituzioni al servizio della gente colpita”

“La situazione di disagio, pur nelle difficoltà di ogni terremoto, è visibile soprattutto a Barberino di Mugello, dove vi è una lunga fila di persone alla tenda della protezione civile, per richiedere sopralluoghi nelle case, anche se non risultano segni evidenti sulle facciate.
Per quanto riguarda le chiese abbiamo un problema molto serio a Barberino, dove la Parrocchia di San Silvestro vede gravemente lesionato il portico e distaccata la facciata”.
Lo dice l’arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, recatosi in tutte le parrocchie del Mugello colpite dal sisma, per esprimere la sua vicinanza alla popolazione e per verificare la situazione. Al momento, spiega il card. Betori, “stanno portando via le opere d’arte dall’interno della chiesa danneggiata con la soprintendenza ed i beni artistici. Il vero problema che abbiamo è quello comunitario, perché dovremo trovare un altro luogo per le celebrazioni. Anche la casa canonica è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco”. E poi, aggiunge, “è crollato il controsoffitto di una chiesa affidata alla comunità ortodossa rumena. Una ex parrocchia che non usiamo più come comunità cattolica”. “I sacerdoti – sottolinea – come sempre sono un punto di riferimento umano, ma al momento non ci sono situazioni tali da richiedere da parte loro un intervento diretto, stasera si avrà forse un quadro più certo della condizione delle case e delle necessità delle persone”. La popolazione, prosegue l’arcivescovo, “è comprensibilmente spaventata, ma ho visto tranquillità e molto ordine. Voglio rassicurare la gente, la situazione è sotto controllo, la macchia dei soccorsi si è mossa in maniera tempestiva ed efficace, le istituzioni sono attive e tutto è supervisionato dalla Prefettura”. “Ho parlato stamattina con il prefetto prima di partire per il Mugello e rifarò un punto nel pomeriggio quando celebrerò la messa proprio per la prefettura per la festa di Sant’Ambrogio”, conclude.