“Impariamo a costruire insieme la società che vogliamo per il domani”. È il primo invito rivolto ai giovani, incontrati nella Cattedrale di Santa Maria Immacolata di Tokyo. “Quando vi guardo – ha detto il Papa, dopo aver ascoltato la testimonianza di tre giovani: un cattolico, un buddista e un migrante – posso vedere la diversità culturale e religiosa dei giovani che vivono oggi in Giappone, e qualcosa della bellezza che la vostra generazione offre al futuro”. “L’amicizia tra di voi e la vostra presenza qui ricorda a tutti che il futuro non è monocromatico, ma che, se ne abbiamo il coraggio, è possibile guardarlo nella varietà e diversità degli apporti che ciascuno può dare”, l’omaggio di Francesco: “Quanto ha bisogno la nostra famiglia umana di imparare a vivere insieme in armonia e pace senza che dobbiamo essere tutti uguali! Quanto abbiamo bisogno di crescere in fraternità, nell’attenzione agli altri e nel rispetto delle diverse esperienze e dei vari punti di vista. Questo incontro è una festa perché stiamo dicendo che la cultura dell’incontro è possibile, non è un’utopia, e che voi giovani avete la speciale sensibilità per portarla avanti”.

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