DIOCESI – Pubblichiamo la riflessione del parroco di Cristo Re, Don Gian Luca Rosati, tratta dal suo blog gioiaepace.blogspot.com

Se il ladrone non fosse stato crocifisso…
… forse non avrebbe mai incontrato Gesù, forse non sarebbe diventato il buon ladrone, forse non si sarebbe salvato…
… magari avrebbe anche continuato la sua attività di malfattore per lungo tempo…

Mentre rileggo il Vangelo di questa domenica di Cristo Re, mi lascio trasportare dai pensieri. Quella croce per uno dei due ladroni è occasione di incontro con Gesù, occasione per lasciarsi salvare dalla Sua misericordia.

Penso alle nostre croci, quelle che normalmente fuggiamo: a nessuno piace andare in croce, nessuno vuole soffrire, tutti desideriamo stare bene ed evitare la sofferenza e il dolore.

Nella vita, però ci sono delle croci che non possiamo evitare. Il ladrone del Vangelo non può evitare la crocifissione; è stato condannato e per lui ormai non c’è via di scampo. Gli resta solo un po’ di tempo, davvero poco tempo,…

Non è la croce in sé a salvarlo. A fargli guadagnare il paradiso è, invece, la sua fede in Gesù. La croce, quella croce che fa bestemmiare il suo compagno, quella croce che è occasione di derisione per i capi dei giudei e per i soldati romani, è per il buon ladrone luogo di incontro con Dio. Egli, infatti, si accorge che al suo fianco c’è Dio e non un Dio indifferente, ma un Dio che è condannato alla sua stessa pena (Lc 23,40).

Dio è lì con lui e, come lui, è inchiodato su una croce!

Fissare lo sguardo su Gesù e vederlo capace di amore e di perdono (Lc 23,34) anche in quell’ora così estrema, gli fa pronunciare una bellissima preghiera di affidamento: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno» (Lc 23,42). Ormai gli resta poco da vivere, non conta più il giudizio degli uomini, il successo, la forza, la furbizia, il denaro.

Che Dio si ricordi di lui, questo in quell’ora ha un’importanza vitale.

E Gesù ascolta questa preghiera che viene dal cuore e apre a quell’uomo le porte del paradiso: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso» (Lc 23,43). [dGL]

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