THAILANDIA – “Andiamo incontro al Signore che viene!”.

È il saluto del Papa ai giovani tailandesi, nell’omelia della messa celebrata per loro nella cattedrale dell’Assunzione di Bangkok.

“Prima che noi andiamo a cercarlo, sappiamo che il Signore ci cerca, ci viene incontro e ci chiama a partire dal bisogno di una storia da fare, da creare, da inventare”, ha proseguito Francesco, che prima della messa ha fatto un giro tra i giovani presenti a bordo di una vettura elettrica: “Andiamo avanti con gioia perché sappiamo che lì lui ci aspetta”.

“Il Signore sa che attraverso di voi, giovani, entra il futuro in queste terre e nel mondo, e conta su di con voi per portare avanti la sua missione oggi”, ha assicurato il Papa: “Come aveva un disegno per il popolo eletto, così Dio ha un disegno anche per ognuno di voi. Lui è il primo a sognare di invitarci tutti a un banchetto che dobbiamo preparare insieme, lui e noi, come comunità: il banchetto del suo Regno da cui nessuno può restare fuori”.

Poi il riferimento al Vangelo di oggi, che “ci parla di dieci ragazze invitate a guardare al futuro e a partecipare alla festa del Signore. Il problema è stato che alcune di loro non erano pronte a riceverlo; non perché si fossero addormentate, ma perché mancò loro l’olio necessario, il combustibile interiore per mantenere acceso il fuoco dell’amore. Avevano uno slancio e una motivazione grandi, volevano partecipare alla chiamata e alla convocazione del Maestro, ma col tempo le forze e la volontà si erano spente, si erano esaurite, ed erano arrivate tardi”. “Una parabola su cosa potrebbe succedere a tutti i cristiani quando, pieni di slancio e di desiderio, sentiamo la chiamata del Signore a far parte del suo Regno e a condividere la sua gioia con gli altri”, l’attualizzazione di Francesco.

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