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FOTO Montelparo, la testimonianza del maestro Fano (105 anni) sulla seconda guerra Mondiale

Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – E’ stata, quella di ieri, 17 novembre, una giornata di grande commozione a Montelparo, dove si è tenuta la cerimonia in memoria dei caduti di tutte le guerre.
La locale Associazione Combattenti e Reduci, partendo in corteo dal Municipio con una corona d’alloro, si è diretta verso il Monumento ai Caduti. Qui il sindaco Marino Screpanti l’ha deposta per poi affidarla alla benedizione del Priore-Parroco Fra Emanuele D’Aniello.

Dopo l’attenti dato dal Presidente Federico Antolini, l’immancabile tromba di Sandro Chiurchiù ha intonato il silenzio per l’alzabandiera!

Ci si è poi diretti presso la Chiesa dei Santi Pietro e Silvestro.
Qui Il presidente dell’Associazione, ottimamente affiancato dalla componente del Consiglio direttivo Cristina Franca (la stessa che ha saputo coordinare le ricerche sui caduti montelparesi facendo confezionare medaglie e attestati!), ha poi consegnato ai familiari gli attestati e le medaglie confezionati a ricordo dei caduti Montelparesi della Prima Guerra Mondiale!

Grande sorpresa ed emozione, poi, ha suscitato in tutti l’intervento alle cerimonie del Maestro Fano Onofrio (reduce della seconda guerra mondiale e per tantissimi anni presidente dell’Associazione). Ricordiamo che il Maestro Fano (così lo chiamiamo ancora in paese!) domenica prossima, 24 novembre 2019, compirà i suoi “primi” 105 anni!

Ha fatto seguito la celebrazione della Santa Messa concelebrata dal parroco Fra Emanuele D’Aniello e dal vice-parroco Padre Giovanni Mazzoni.

Al termine della Messa la Corale Petrocchini, che aveva sottolineato con i suoi canti ogni momento della celebrazione, ha intonato, per la commozione di tutti i presenti, la celebre e conosciutissima “SIGNORE DELLE CIME” in onore dei caduti!

Quindi tutti al pranzo sociale presso il nuovo locale di Via Roma “Il Gufo e la Civetta” dove, prima di iniziare il banchetto, non poteva mancare un discorso rievocativo fatto dal grandissimo Maestro Fano Onofrio. Egli ha tra l’altro ribadito la sua gratitudine al paese di Montelparo.

Il “Maestro Fano” vive qui, dove ha formato la sua famiglia, da quel lontano 16 ottobre 1938, quando dalla nativa Puglia, qui giunse grazie alla nomina di Maestro della locale scuola elementare!

Egli stesso lo ricorda nel suo libro, scritto lo scorso anno all’età di 104 anni, “Memorie di un ultracentenario”.

L’emozione che ha assalito tutti quelli che hanno assistito alle cerimonie di oggi (ma soprattutto i parenti increduli ed emozionatissimi nel ricevere, nelle loro mani, la storia di guerra, con la conseguente morte, dei loro eroici avi) ci ha spinto a sentire le ragioni che hanno indotto Cristina Franca (giovane membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Combattenti di Montelparo) e come fosse riuscita a reperire tutte quelle informazioni sui caduti della Prima Guerra Mondiale!

Quello che segue è quanto, Cristina, ha saputo e voluto dirci:
“L’idea delle Medaglie Ricordo alle famiglie dei caduti della Grande guerra è iniziata partecipando, nell’agosto del 2017 con la nostra sezione dell’A.N.C.R., al tradizionale evento che si svolgeva a Monteleone di Fermo (“Madonna del Soldato”) in cui si commemorano i caduti e si ricordano i reduci e i combattenti di questo paese. Per l’occasione il comune e la locale A.N.C.R. consegnarono le ‘Medaglie Ricordo’ alle famiglie dei caduti della Prima Guerra Mondiale.

Avevo già letto di questa iniziativa promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia e della sezione di Udine dell’A.N.C.R., ma questo evento mi spronò a informarmi e a considerare seriamente l’iniziativa. Diverse altre sezioni della nostra provincia avevano già avuto in consegna le Medaglie Ricordo in una speciale cerimonia svoltasi nei diversi Sacrari del Friuli, dove riposano i soldati caduti in guerra: perché non provare anche noi!

Qualche settimana dopo con alcuni soci del direttivo, fra le altre cose, portammo in consiglio anche questa proposta d’iniziativa che ebbe il consenso unanime di tutti i partecipanti e, avendo già avviato autonomamente delle ricerche sui nostri caduti montelparesi, ricevetti l’incarico di occuparmene.

Presi subito contatto con il Coordinamento dell’Albo d’Oro che, oltre a censire i caduti in guerra, si occupava di ricevere le richieste.

Essi m’informarono circa la procedura da seguire per ricevere le medaglie. Mi consigliarono anche di essere celere nell’inoltrare le richieste, poiché i fondi per il conio erano stati momentaneamente sospesi dal nuovo governo regionale del Friuli e, una volta stanziati nuovi fondi, le stesse sarebbero state accolte in ordine temporale.

Inviai subito la richiesta per i nostri quarantanove caduti.

Dopo diversi mesi, quasi un anno, una mail inviata dal Coordinamento Albo d’oro mi avvisò che i fondi della regione per questa lodevole iniziativa erano stati definitivamente soppressi, nonostante in tutta Europa si avviassero le celebrazioni per la ricorrenza del centenario dalla fine della grande guerra.
Tuttavia, viste le numerose richieste, ritennero doveroso continuare l’iniziativa, procrastinando i termini delle domande fino al 2021, ma senza il contributo economico della regione Friuli. Ciò comportava una spesa esosa per le modeste casse delle piccole sezioni come la nostra. Informai così, circa la nuova situazione, il direttivo e i soci del consiglio.
Essi mi autorizzarono a procedere comunque.
Contattammo i parenti dei caduti. Grazie anche al loro contributo, richiedemmo, in un primo momento, le prime venti medaglie e, in un secondo, altre otto. Non riuscimmo a organizzarci per avere in consegna le medaglie in una delle tante commemorazioni nei Sacrari Friulani, ma le stesse ci furono regolarmente consegnate a Montelparo.
Arrivati a questo punto, pensai di allegare a ogni medaglia una pergamena con tutti i dati e le informazioni riguardanti il caduto.
La grafica e la stampa delle pergamene sono state realizzate grazie alla generosità, alla sensibilità e al lavoro dell’Associazione Culturale “Il Murello” di Montelparo.
Non ci restava che organizzare la giornata in Ricordo dei Caduti e avvisare i parenti.
Ed è quello che è accaduto proprio oggi 17 novembre 2019!”

Complimenti Cristina! Tutto quanto da te fatto ti fa onore e ci permette di ricordare il sacrificio di tanti nostri compaesani, ma diremmo di tutti i combattenti di tutte le guerre, molti dei quali sacrificarono la loro vita per la Patria!