SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Incontenibile partecipazione, sabato pomeriggio, alla celebrazione che ha restituito completamente al culto la chiesa della Santissima Annunziata di Porto d’Ascoli: finora parzialmente inaccessibile a seguito dei danni provocati dal terribile sisma del 2016. Una funzione solenne presieduta dal vescovo Carlo Bresciani e concelebrata da diversi sacerdoti, con in testa il parroco Don Alfredo Rosati.

«E’ uno dei momenti belli di una comunità e anche per me lo è, poter ridare al culto tutto lo spazio della chiesa – ha detto monsignor Bresciani nella sua omelia -. Era per me una preoccupazione abbastanza forte, lo confesso, la situazione di questa chiesa perché non rientrava neanche nell’ultima ordinanza del governo per la ricostruzione. Dunque rischiava di restar chiusa non so per quanti anni ancora. Probabilmente per tantissimo. Sarebbe stata l’unica chiesa parrocchiale della nostra Diocesi che non riuscivamo a riaprire dopo il terremoto. Ma, grazie al contributo dell’8×1000 e della Cei e grazie alla collaborazione delle vostre offerte – ha rimarcato davanti ai fedeli della SS Annunziata – questa sera possiamo partecipare a questa gioia».

Sul finire della messa, animata dalla corale diretta da Marco Laudi, è stato eliminato il telone che ancora divideva lo spazio al centro degli ultimi lavori di consolidamento. Uno “scoprimento” effettuato da alcuni scout locali, al quale è seguito un toccante spettacolo di luci e di ombre, realizzato dai ragazzi dell’oratorio. Si è simbolicamente riprodotta l’immagine della Santissima Annunziata, impersonata da una giovane fedele. E proprio lei ha accompagnato il vescovo nel suo cammino verso gli spazi appena restituiti al culto. Una volta lì, il vescovo ha benedetto una nuova nicchia che custodisce un reperto molto importante, ossia dei frammenti della Grotta dove Maria ha ricevuto l’annuncio dell’Angelo, provenienti direttamente dalla Basilica dell’Annunciazione di Nazareth.

«E’ trascorso appena un mese dall’inizio del mio ministero pastorale in questa storica parrocchia, madre di tutte le chiese di Porto d’Ascoli e l’emozione stasera è ancora più grande perché portiamo a compimento un lavoro iniziato nel luglio scorso, con l’attenta e meticolosa cura del mio predecessore, don Anselmo – ha detto il parroco Rosati -. I nostri fedeli conoscono l’importanza storica effettiva di questa chiesa antica chiesa, dal 1971 ammessa a nuovo edificio di culto, inaugurato dal vescovo, monsignor Radicioni, e dall’amato parroco Don Angelo Volponi. La sua chiusura per tre lunghi anni ci ha fatto anche apprezzare la sua importanza funzionale. Ora la Vergine Santissima Annunziata accompagni e benedica i nostri primi passi nella chiesa  riaperta nella sua interezza e ci faccia intraprendere con dedizione, fiducia, fantasia e coraggio i primi passi dell’azione pastorale volta a riaprire i cuori dei fedeli all’accoglienza del Signore, pietra fondamentale nella costruzione della città degli uomini, concordi nel custodire i beni della giustizia, della solidarietà della pace, della gioia e dell’amore».

Presente alla celebrazione anche il sindaco Pasqualino Piunti che ha lodato pubblicamente il vescovo, sottolineandone la capacità di mettere insieme i fondi economici necessari alla riapertura di tutte le chiese cittadine dissestate dal terremoto: oltre all’Annunziata, anche S. Giuseppe e, naturalmente, la cattedrale Santa Maria della Marina: «Non posso che prendere atto che il nostro vescovo è stato uno dei più bravi d’Italia e la riapertura di questa chiesa ci dà un’enorme soddisfazione, anche perché nell’amministrazione comunale ci sono diversi parrocchiani, come il vicesindaco Andrea Assenti, l’assessore Andrea Traini ed il consigliere Giacomo Massimiani».

Ascolta l’omelia completa del vescovo Carlo cliccando qui

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