“Giustizia deve essere resa alle vittime della tratta, assicurando che siano risarcite, proteggendole perché non siano mai più oggetto di traffico e garantendo loro un aiuto sufficiente per tornare alla vita normale”.

È il segretario generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, che in occasione della giornata europea contro la tratta, ha diffuso una dichiarazione per richiamare l’attenzione sulla Convenzione del Consiglio sulla lotta contro il traffico di esseri umani, “primo trattato internazionale che richiede agli Stati di garantire che le vittime ricevano un risarcimento per il danno subito”. Manca ad oggi la ratifica della Convenzione da parte della Russia, sui 47 Stati membri del Consiglio. Il gruppo di esperti del Consiglio che monitora l’attuazione della convenzione (il cosiddetto Greta), ha indicato che “è ancora molto raro che le vittime ricevano una compensazione dai trasgressori” e che “sebbene la maggior parte dei Paesi disponga di una legislazione che consente la compensazione statale, non esistono dispositivi per ottenerla”. Proprio il risarcimento sarà al centro delle relazioni preparate per il prossimo ciclo di valutazione del Greta.

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