Almeno un bambino su 3, sotto i 5 anni, è denutrito o in sovrappeso: 149 milioni di bambini hanno ritardi nella crescita, troppo bassi per la loro età; 50 milioni di bambini sono deperiti, troppo magri per la loro altezza; 40 milioni di bambini sopra i 5 anni sono in sovrappeso o obesi. Circa 2 bambini su 3 tra i 6 mesi e i 2 anni non ricevono cibi che supportano la rapida crescita dei loro corpi e cervelli. Lo evidenzia Unicef nel nuovo rapporto “La condizione dell’infanzia nel mondo 2019. Bambini, cibo e nutrizione – Crescere sani in un mondo in trasformazione”, diffuso alla vigilia della Giornata dell’alimentazione. “Milioni di bambini sopravvivono con una dieta poco salubre perché non hanno una scelta migliore – è il monito di Henrietta Fore, direttore generale Unicef -. Il modo che conosciamo e con cui rispondiamo alla malnutrizione deve cambiare: non riguarda solo dare abbastanza cibo ai bambini, ma prima di tutto dare il giusto cibo. La nostra sfida comune di oggi”. Attraverso l’allattamento è possibile salvare vite: per esempio, solo il 42% dei bambini sotto i 6 mesi viene esclusivamente allattato, mentre cresce il numero di bambini che ricevono sostituti del latte materno. Le vendite di prodotti a base di latte in polvere sono cresciute del 72% tra il 2008 e il 2013 nei paesi reddito medio-alto come Brasile, Cina e Turchia, “principalmente a causa di marketing inappropriato e scarse politiche e programmi per proteggere, promuovere supportare l’allattamento”. Nel mondo, circa il 45% dei bambini tra i 6 mesi e i 2 anni non riceve frutta o verdure. Circa il 60% non mangia uova, latticini, pesce o carne. Quando i bambini crescono, la loro esposizione a cibi non salutari diventa allarmante, principalmente a causa di “marketing e pubblicità inappropriate, l’abbondanza di cibi iper-processati nelle città ma anche in aree remote e un accesso ai fast food e a bevande altamente zuccherate in aumento”. Il rapporto dimostra che il 42% degli adolescenti che vanno a scuola in Paesi a basso e medio reddito consuma bibite zuccherate gassate almeno una volta al giorno e il 46% mangia cibo da fast food almeno una volta a settimana. Questi tassi aumentano al 62% e al 49%, rispettivamente, per gli adolescenti nei Paesi ad alto reddito. “In Italia, la percentuale di bambini sovrappeso fra i 5 e i 19 anni è del 36,8%, con un aumento del 39,1% rispetto al 1990”, sottolinea il presidente di Unicef Italia, Francesco Samengo.

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