“La notizia del trovato accordo e una soluzione pacifica alle contestazioni e alle proteste che per 13 giorni hanno paralizzato l’Ecuador, contestazioni nate tra il Governo di Lenin Moreno, la popolazione ecuadoriana e i popoli indigeni che protestavano contro le misure economiche e di austerity a danno soprattutto dei più vulnerabili, ci trova sollevati e fiduciosi verso le prossime settimane”. Lo dichiara Gianfranco Cattai, presidente Focsiv, in una nota. “Grazie al ruolo e alla pressione esercitata dalla Chiesa cattolica, fortemente attiva in questo Paese, e anche dai rappresentanti dell’Onu, una situazione oramai giunta allo stremo, tanto da far proclamare al presidente lo stato di emergenza e a spostare la capitale da Quito a Guayaquil, da stanotte ha trovato un epilogo pacifico”. La Federazione si dice più serena per “i nostri volontari cooperanti e dei nostri soci presenti da molti anni in Ecuador e impegnati in progetti di cooperazione per lo sviluppo della popolazione indigena ed ecuadoriana”.

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