“Qualcuno pensa che sia difficile parlare di felicità, di gioia nel tempo della malattia. Noi abbiamo sperimentato e molti malati lo dicono, che è possibile essere nella gioia anche quando la vita è devastata dalla sofferenza. Certo, questo accade quando si scopre la radice della vita e quando questa è vissuta in comunione con gli altri. Da soli è impossibile”.

Con queste parole Gianni Cervellera, presidente dell’Associazione italiana di pastorale sanitaria, ha dato inizio ieri al XXXV convegno nazionale che si tiene ad Assisi fino al 10 ottobre. “Felicità e bellezza” per il presidente sono “tra le parole di cui il cristianesimo è sempre stato veicolo”. Infatti, “la parola chiave di questo incontro è la bellezza che si riscontra già nel titolo del convegno, emblematico per riflettere sulla ‘bellezza’ che ci circonda, la bellezza del creato, la bellezza della vita”. “Tutta la creazione parla della bellezza, è un riflesso della bellezza di Dio, un’icona di Dio bellezza”, sottolinea padre Fabio Ciardi in un passaggio del suo intervento. Con un momento di “bellezza” si è aperto il convegno. Suor Anna Nobili ha infatti presentato un saggio di danza dedicato alla “Bellezza è movimento”, per sottolineare la possibilità di incontrare Dio anche attraverso forme di spettacolo come la danza. Da domani a giovedì interverranno al convegno, fra gli altri, mons. Domenico Battaglia, vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dei Goti e don Massimo Angelelli, direttore Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei.

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