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FOTO e VIDEO Don Luca Rammella è il nuovo parroco di Comunanza e Montemonaco

Di Nerina Galiè

COMUNANZA – Un cielo di palloncini, lasciati andare dai bambini davanti alla chiesa di Santa Caterina di Alessandria a Comunanza, ha accolto don Luca Rammella, mercoledì 25 settembre, accompagnato dal vescovo della Diocesi di San Benedetto, Montalto e Ripatransone, monsignor Carlo Bresciani.
Con don Rammella è nata una «nuova unione pastorale», hanno commentato l’alto prelato e il sacerdote che nel corso della cerimonia di insediamento ha promesso di tener fede alla sua missione. Che si consumerà nell’impegno di reggere tre parrocchie e continuare ad amministrare i beni dell’Oda (opera diocesana assistenza).
Già parroco della chiesa di San Francesco di Assisi di Force, don Luca ha preso possesso di Santa Caterina di Alessandria di Comunanza e di San Benedetto Abate di Montemonaco, davanti ad una folla emozionata ma composta, proveniente da tutti e tre i Comuni. In prima fila i sindaci, Francesca Grilli di Montemonaco, Alvaro Cesaroni di Comunanza e Augusto Curti di Force.

Una sfida quella che si presenta a don Rammella  e che lui stesso ha tradotto in numeri, «41 immobili distribuiti su 25 chilometri,  in linea d’aria però, e un territorio che è punto di convergenza delle diocesi di San Benedetto, Ascoli e Fermo».
Un incarico per il quale ha chiesto conforto con la preghiera, da parte della popolazione, affinché possa svolgerlo, insieme ai vicari che gli sono stati affiancati, padre Kumar  e padre Roelle Osorio.  Un compito, nel quale allontana da sé il ruolo del protagonista. «Lo sposo non sarò io, ma Gesù – ha precisato – io sarò l’amico dello sposo come lo è stato San Giovanni Battista». «In questi giorni mi sono chiesto come potrò servire queste comunità, affrontando i problemi di carattere sociale, educativo e spirituale. Inizierò da oggi con l’ascolto, al quale mi apro fin da ora». Il nuovo parroco poi ha rischiato di spiazzare tutti, ad un certo punto, con l’incipit di una barzelletta: «C’erano un italiano, un indiano e un messicano…». Si è fermato con fare simpaticamente stupito. «Ma guarda, proprio come me, padre Kumar e Roelle. Saranno validi collaboratori, ne sono sicuro. Come  è solida in me  la certezza della fede, dell’intercessione della Madonna e della protezione dei tre Santi a cui sono dedicate le parrocchie. Non ho dubbi anche sull’affetto e la collaborazione delle persone». «Eccellenza – ha concluso – lei mi affida tre comunità da amare e da servire. Con tutta la mia miseria, le rispondo “Si!”, sono pronto».

Unanime la gratitudine delle autorità religiose e civili presenti nei confronti di don Dino Straccia, stimato e amato parroco uscente, come il benvenuto a don Luca e la conferma di una disponibilità concreta ed aperta ad una proficua collaborazione reciproca da parte dei primi cittadini di Comunanza e Montemonaco. «Ho visto in azione don Luca – ha detto la Grilli – nella gestione di Casa Gioiosa di Montemonaco. So che lavorerà nelle parrocchie con la stessa passione e dedizione».
«Papa Francesco – ha esordito Cesaroni – ha detto che per allevar un figlio c’è bisogno di una comunità. La popolazione di Comunanza ha bisogno di riscoprire i valori più semplici e allo stesso tempo significativi del vivere comune, come la solidarietà e l’unità».

Deciso l’appello del vescovo Bresciani ai parrocchiani, vecchi e nuovi di «camminare uniti, abbattendo difficoltà e differenze, nella consapevolezza di essere tutti figli dello stesso Padre. Don Luca – ha detto ancora monsignor Bresciani – avrà bisogno di questa unità lungo il suo di percorso, nel quale ogni giorno sarà chiamato rivivere propria fede». Anche da parte del vescovo è stato forte l’invito alla preghiera, nell’affidare ai fedeli don Luca, padre Kumar e padre Roelle. Un trio che è diventato spunto di una riflessione da condivide con l’assemblea. «Esprimo vivo apprezzamento per i nostri vicari, uno indiano e l’altro messicano. Ma non vi dice nulla il fatto che tutti vogliamo i sacerdoti in mezzo a noi, ma per averli dobbiamo ricorrere a persone che vengono da lontano? Chiediamoci cosa sta avvenendo e quanto sia importante pregare per la crescita delle comunità cristiane».

Dopo l’omelia del Vescovo, Don Luca ha rinnovato davanti a tutti la sua professione di fede e le sue promesse sacerdotali.
Al termine della celebrazione, monsignor Bresciani ha espresso parole di solidarietà nei confronti dei lavoratori della Whirlpool, «che in questo momento stanno attraversando un momento difficile».

Il momento della presa di possesso (Video di Filippo Massimi)

Il primo discorso da parroco di Don Luca Rammella (Video di Filippo Massimi)