Di Giuseppe Mariucci

Si è tenuta nei giorni scorsi a Mercogliano, comune di oltre dodicimila abitanti in provincia di Avellino in Campania, la seconda edizione del Concorso a Tema Religioso “Ai tuoi piedi”, un appuntamento con la poesia e l’arte dedicata a “Mamma Schiavona” (La Madonna di Montevergine è l’appellativo con cui si venera, nell’omonimo santuario a Mercogliano, il quadro raffigurante la Vergine Maria seduta su un trono con in braccio il Bambino Gesù, risalente al XIII Secolo. Oltre al nome consueto è anche conosciuta come Madonna Nera o ancora, maggiormente, come Mamma Schiavona) .
Un appuntamento, con la poesia e l’arte, appunto.
Cinque le sezioni: la “E” è dedicata all’Arte in generale, dipinti e sculture 3D a tema religioso.
Ancora una volta ci troviamo a raccontare, e con orgoglio di una rassegna d’arte grazie alle imprese di Luigi Pierantozzi, artista di origini Montelparesi che continua a farsi onore!
E’ ancora una volta lui che fa parlare anche di noi grazie alle sue uniche e particolari opere d’arte!
Questa volta ha vinto il primo premio nella sezione “E” per l’arte a tema religioso con un suo pezzo che ha meravigliato i visitatori, ma prima ancora la Giuria che lo ha giudicato meritevole del Primo posto assoluto!
La scultura in legno di cui si sta parlando è l’opera “Corona di Spine”.
Per questo gli è stato anche attribuito l’attestato con “Medaglia di Sua Santità Papa Francesco 1°”!
La cerimonia di premiazione del Premio “Ai tuoi piedi” ha avuto luogo l’8 settembre 2019 in quel di Mercogliano (AV).
L’ACIPeA, Associazione Culturale Italiana Poeti e Artisti, in collaborazione col Centro Culturale Studi Storici “Il Saggio di Eboli”, ha organizzato l’avvenimento presso il Chiostro delle Suore Benedettine in quel di Mercogliano (AV).
Questa è la motivazione con cui la Giuria ha assegnato il Primo Premio alla scultura “Corona di Spine”:
“Se per fare arte è fondamentale saper trasmettere le proprie emozioni, l’autore mostra con questa sua scultura il pieno di questa capacità. Tutto è leggibile e vi si sente l’attimo colto ad una elevazione della materia verso il pensiero, verso l’idea, con il successivo passaggio verso la creazione su di una tematica che è rivolta ad una umanità basata su pace e fratellanza, amore e tolleranza. Il senso della croce sparisce sotto l’umanizzazione estrema del volto che è reso con l’ineluttabile presenza della sofferenza e del martirio.”

Abbiamo chiesto allo scultore premiato com’è nata quest’opera d’arte da quelle sue mani che sono capaci di trasformare insignificanti pezzi di legno, di radici o di tronchi incontrati nelle sue passeggiate nei boschi, in incredibili sculture.

“Quest’opera, che raffigura il volto sofferente del Cristo in una corona di spine, -dice Luigi-, è fatta su di un tronco di noce la cui parte posteriore è rimasta corteccia. Le spine sono di prugnolo selvatico. Avevo in mente di ricavarne un viso sorridente e lo stavo scolpendo tenendo il legno con la mano sinistra e lo scalpello sulla destra. A un certo punto lo scalpello, mentre tentavo di colpire il legno, mi è scivolato centrando la mano sinistra: tre punti di sutura! Dopo la guarigione ho cambiato idea: il volto doveva essere sofferente e circondato da una corona di spine!
Così è nata la scultura “Corona di Spine”!

Il risultato, con il prestigioso premio attribuitogli, gli ha dato ampiamente ragione!

Complimenti!

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