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Luca Bruni: “Sei di San Benedetto se…” una community con più di 12.000 iscritti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Sei di San Benedetto se…” è la più grande community di facebook che raccoglie persone che vivono a San Benedetto o che hanno qualche legame con la nostra città. Ad oggi oltre 12.000 profili ne fanno parte. Sono tante le persone che ogni giorno postano foto d’epoca o attuali dei luoghi più belli della nostra Città. Altrettanti sono coloro che postano commenti sui fatti più importanti accaduti nella Riviera delle Palme. Insomma, “Sei di San Benedetto se…” è diventato negli anni un fenomeno di costume con uno straordinario successo. Ma come si è arrivati a tutto questo? Lo abbiamo chiesto a Luca Bruni, classe 1973, fondatore e amministratore del gruppo. Luca con sua moglie Sylvia e il figlio Riccardo vive a Predappio e lavora a San Vittore di Cesana come impiegato della Amadori. Ha una grande passione per la fotografia e per la Samb.

Quando e come è nato il gruppo “Sei di San Benedetto se…”?
Il gruppo è nato “per caso”. Nel dicembre del 2013 spuntavano come funghi su facebook i gruppi “Se di xxx se…”. Ne incontravo davvero tanti, mi soffermavo a leggerne alcuni e mi piaceva lo spirito col quale gli iscritti  scrivevano i loro post,  il senso di appartenenza , di comunità e soprattutto la nostalgia da parte di chi non viveva più in un dato luogo. A quel punto ho provato anche io. L’idea era quella di riunire i miei contatti e amici di facebook che erano di san Benedetto in un unico punto. Un po’ come avviene oggi con le chat di gruppo su whatsapp. Eravamo solo 58 iscritti e il mio primo post ricordava il “tendone” dell’ex-camping e il palco sottostante, posto dove d’estate in ci incontravamo per passare le giornate in spiaggia. Più o meno a metà degli anni ‘90.

Quale è stato in seguito lo sviluppo del gruppo?
Dopo alcune settimane di totale anonimato, inizio a ricevere continue richieste di iscrizione, le persone iniziano ad interagire, sia scrivendo che commentando post, condividendo foto attuali e del passato. Eravamo uniti in una sorta di grande “operazione nostalgia” . Nostalgia che non colpiva solo me, che vivevo lontano, ma soprattutto chi ancora viveva a San Benedetto. Nel giro di pochi mesi siamo arrivati a 4-5000 iscritti. È stato un boom incredibile. Dopo il primo anno, la crescita si è stabilizzata ed è stata costante ma più lenta. Ad oggi, dopo quasi 6 anni, siamo 12.000. I post iniziali riguardavano i luoghi e personaggi simbolo di San Benedetto: oltre al citato tendone, anche la discoteca Atlantide, le due sala giochi, il Ballarin, il porto e anche Massimo l’uomo atermico. La cosa  che mi stupisce è che dopo migliaia di foto condivise, ogni iscritto continua a postare la propria “visione fotografica” di San Benedetto. I luoghi sono sempre gli stessi ma ogni foto è diversa e a suo modo unica.

Dopo la nascita del gruppo ci sono state iniziative come cene di gruppo o eventi simili?
Purtroppo non c’è mai stato modo di organizzare una cena, perché siamo troppi, anche se alcuni tentativi sono stati fatti, ma poi non si sono concretizzati. Il mio sogno è quello di andare “tutti insieme” allo stadio l’ultima di campionato, magari un campionato che vedrà la Samb promossa direttamente in serie B. Chissà, forse non è troppo lontano quel momento. Non pensavo durasse così tanto: gruppi del genere spesso hanno vita breve dopo un inizio “scoppiettante”. Per il nostro non è stato così, soprattutto a livello di partecipazione, che è sempre molto alta e “sentita”.

Immagino che moderare i commenti e gestire un gruppo così grande sia diventato quasi un “lavoro”…
Infatti speso si esagera e sono costretto a fare la parte del dittatore. Senza considerare che alcuni, infischiandosene delle poche regole che ci sono, postano quel che vogliono come se fosse il loro profilo e non un gruppo condiviso. Fortuna che ho Gianna Pulsone che mi aiuta nell’amministrazione delle varie vicende, ma sto pensando di inserire altri amministratori/moderatori. Il “lavoro” è diventato tanto…

C’è qualche cosa di significativo che è accaduto grazie a questo gruppo?
Di post ne sono stati fatti tantissimi, non tutti li ho letti, ma tra quelli che ho seguito ho letto spesso che alcune persone si sono messe in contatto grazie a questo gruppo. Io stesso ho avuto modo di dialogare con chi conosceva i miei genitori o i miei familiari. Sono nate amicizie, non solo virtuali.

Che cosa rappresenta il gruppo per chi, come te, per motivi di lavoro si trova lontano da casa o addirittura proprio dall’altra parte del mondo?
Per  chi come me abita lontano da San Benedetto e non può viverne  la quotidianità, i colori, gli odori, il gruppo rappresenta una sorta di punto di contatto con le nostre radici. Un modo per sentirci meno lontani e avere “l’illusione” di passeggiare sul lungomare, arrivare al molo sud e riposarci sotto la statua del gabbiano Jonathan Livingston.