Di Pietro Pompei

DIOCESI – Da ieri è appena iniziato il nuovo viaggio pastorale di Papa Francesco in Africa. Il Santo Padre come sempre ci esorta alla preghiera. Per l’occasione mi piace riproporre la toccante preghiera alla Vergine che il Papa pronunciò davanti ad una statua di Maria, Stella del mare, sei anni fa, al termine di una cerimonia, chiedendo la protezioni dei migranti, la conversione degli sfruttatori, e in questo particolare momento della nostra storia, mi piace aggiungere, la grazia del discernimento per la nostra classe politica, chiamata a importantissime decisioni..

“O Maria, stella del mare, ancora una volta ricorriamo a te, per trovare rifugio e serenità”.

La preghiera del Papa è come un incedere che non dimentica nessuno, in un abbraccio di misericordia. Il Pontefice chiede prima di tutto alla “Madre di Dio e Madre nostra” di volgere il suo “sguardo dolcissimo su tutti coloro che ogni giorno affrontano i pericoli del mare”: e sostano inermi tra i flutti minacciosi del mare.

“Protettrice dei migranti e degli itineranti, assisti con cura materna gli uomini, le donne e i bambini costretti a fuggire dalle loro terre in cerca di avvenire e di speranza. L’incontro con noi e con i nostri popoli non si trasformi in sorgente di nuove e più pesanti schiavitù e umiliazioni”.
Alla “Madre di misericordia” il Papa implora “perdono per noi che – dice – resi ciechi dall’egoismo, ripiegati sui nostri interessi e prigionieri delle nostre paure”, siamo distratti verso le sofferenze dei fratelli. Quindi Papa Francesco chiede alla Vergine la conversione per chi sfrutta i fratelli:
“Rifugio dei peccatori, ottieni la conversione del cuore di quanti generano guerra, odio e povertà, sfruttano i fratelli e le loro fragilità, fanno indegno commercio della vita umana”.
Infine a Maria, “Modello di carità”, Papa Francesco chiede di benedire “gli uomini e le donne di buona volontà, che accolgono e servono coloro che approdano su questa terra”:
“L’amore ricevuto e donato sia seme di nuovi legami fraterni e aurora di un mondo di pace”.
Amen

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