Il secondo giorno dei lavori della 70ª Settimana liturgica nazionale, che si sta svolgendo a Messina con la presenza di oltre 500 partecipanti, è cominciato con la relazione di don Pasquale Basta, docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università Urbaniana (Roma), sul tema “Celebrazione della santità di Dio nella prima e nella nuova alleanza”. Don Basta ha sottolineato come la liturgia non sia né il luogo dell’autoglorificazione, né una sorta di teatro sacro, quanto piuttosto il rimedio all’egocentrismo sotto varie prospettive.
Ha fatto seguito la comunicazione su “L’Iniziazione cristiana: chiamata fondamentale alla santità” da parte di dom Ildebrando Scicolone. L’abate emerito di S. Martino delle Scale (Pa) si è soffermato sulla necessità di recuperare la comprensione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana a partire dal loro ordine teologico (battesimo-confermazione-eucaristia), al fine di riscoprire la santità non come conquista umana, ma come dono di Dio da alimentare perché si sviluppi sino alla sua pienezza.
La mattinata si è conclusa con la visita alla cattedrale di Messina, guidata da mons. Crispino Valenziano, docente emerito del Pontificio Istituto liturgico S. Anselmo (Roma).
Nel pomeriggio i lavori sono ripresi attraverso i gruppi d’interesse che hanno visto i partecipanti distribuiti in quattro chiese cittadine (SS. Annunziata dei Catalani, S. Eustochia, S. Caterina e SS. Salvatore) per l’approfondimento di alcuni aspetti della tematica generale che fa da sfondo alla Settimana, in rapporto allo specifico del rito dell’ordine e del matrimonio (Rita De Pasquale), del rito di professione religiosa (Giuseppe Midili), del rito della penitenza (Nunzio Conte) e, infine, del culto dei santi e pietà popolare (Massimo Cucinotta).
L’assemblea dei convegnisti si è quindi raccolta nella basilica cattedrale per la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Mario Meini, vescovo di Fiesole e vice presidente della Cei. Durante l’omelia il presule ha sottolineato la necessità che nelle celebrazioni liturgiche non manchi mai il desiderio della giustizia, della misericordia e della fedeltà. “Poco vale – ha rimarcato Meini – una perfetta geometria dei movimenti celebrativi o la cura dei vari elementi liturgici, se a tutto ciò non corrisponde un profondo rinnovamento interiore”.
La giornata si è conclusa con una visita guidata e l’approfondimento di tre percorsi di santità presso tre luoghi simbolo del centro di Messina legati ad altrettante figure di santi: la chiesa di S. Francesco all’Immacolata collegata S. Antonio di Padova; il monastero di Montevergine a S. Eustochia Smeralda Calafato; la basilica santuario di S. Antonio a S. Annibale Maria di Francia.
Domani, al mattino, l’assemblea si trasferisce a Tindari per la visita guidata alla basilica santuario e la S. Messa presieduta da mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e delegato Cesi per i seminari e le vocazioni.

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