RIPATRANSONE – Giovedì 22 agosto Mons. Carlo Bresciani ha riaperto al culto la chiesa di Santa Maria della Petrella, un edificio certamente di modeste dimensioni, ma ricco di fede, di storia e di arte. La chiesa infatti conserva un suggestivo ciclo pittorico, ben conservato, ed è stata nei secoli luogo di ristoro per tanti pellegrini diretti verso la Santa Casa di Loreto.

Diversi fedeli hanno preso parte al rito che ha avuto inizio nella piazza antistante il piccolo edificio sacro con l’apertura della porta proprio da parte del Vescovo. Il prelato è stato salutato e accolto in chiesa dalle parole di Don Nicola Spinozzi, parroco di Ripatransone.

Durante l’omelia il Vescovo Carlo ha sottolineato che, nonostante le sue piccole dimensioni, la chiesa di Santa Maria della Petrella è un piccolo gioiello d’arte con i suoi preziosi dipinti che sono manifestazione della fede dei cristiani che ci hanno preceduto.

È un momento – ha continuato Mons. Bresciani – nel quale possiamo ringraziare la comunità e don Nicola per quello che hanno fatto per riaprire al culto la chiesa fatta di mura che è il luogo nel quale la chiesa fatta di persone si dà appuntamento per incontrare il Signore. La bellezza di questo luogo ci fa capire quanto sia importante per noi, perché quando teniamo a una cosa vogliamo che sia bella.

In questo luogo – ha terminato il Vescovo Carlo – è custodito il Signore ed è proprio qui che si manifesta la nostra risposta alla sua chiamata, una risposta che non è scontata perché fa appello alla nostra libertà, alla nostra prontezza e al nostro senso comunitario, perché si cammina verso il Signore sempre insieme.

Al termine della celebrazione, sia un rappresentante del comune che della parrocchia hanno ringraziato il Vescovo per la sua presenza e gli hanno fatto omaggio di un cesto. Hanno preso parte alla Santa messa anche le confraternite del Santissimo Sacramento di San Niccolò del Gonfalone, del Sacro Cuore di Gesù, della Madonna di San Giovanni, della Misericordia e Morte e del Santissimo Sacramento di San Michele Arcangelo.

Una volta sciolta l’assemblea, la dottoressa Tania Bonanno, la cui tesi di laurea ha avuto per oggetto proprio i dipinti di Santa Maria di Petrella, ha spiegato al Vescovo Carlo il significato e il valore artistico del ciclo pittorico. La serata non poteva concludersi se non con un momento di festa e convivialità.

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