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Grottammare, conclusa con successo la mostra “La bellezza del Creato”

GROTTAMMARE – Conclusa presso la Sala MIC di Grottammare la mostra dei dipinti realizzati dai bambini e i ragazzi che hanno aderito al progetto “La bellezza del Creato” tenutosi presso il circolo ricreativo Ischia I di Grottammare e nato dalla collaborazione tra il maestro Patrizio Moscardelli e l’Ufficio di pastorale del Lavoro della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.

Moscardelli per l’occasione ha affermato: “Ringrazio il sindaco per averci messo a disposizione la sala e soprattutto in questo tempo di ferragosto, una settimana particolarmente importante. Ringrazio anche il presidente del circolo per aver collaborato. Faccio i miei complimenti a tutti i bambini e ragazzi che hanno partecipato”.

Il sindaco Piergallini ha detto: “Il progetto è servito a tutta la città, noi vogliamo che i circoli ricreativi non siano frequentati solo da anziani, ma abbiamo intenzione di farli diventare centri intergenerazionali. Ci piacerebbe che vengano pensati altri progetti come questo, che includano persone di diverse età. Questo progetto è interessante perché si ricollega anche all’Enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”, non ne voglio parlare dal punto di vista cattolico, ma so riconoscere un testo quando è epocale. Ci parla della natura e del nostro futuro, se corrompiamo il Creato corrompiamo noi stessi. Parlare di ambiente ai bambini e ai ragazzi è molto importante, loro sono il futuro e devono capire quali sono le problematiche che affrontano e andranno ad affrontare. Questa mostra ha diritto ad occupare un posto importante come il museo MIC, perché questa raccolta è la dimostrazione che quando i ragazzi non hanno in mano i consueti prodotti della tecnologia, ma altri strumenti possono tirar fuori qualità inaspettate, loro sono capaci di fare grandiosi lavori, ma sta a noi adulti preoccuparci che non rimangano assuefatti dalla tecnologia e si dimenticano che invece hanno molto da “dire” attraverso le proprie capacità”.

Patrizia Neroni