SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un futuro ancora tutto da definire. Un presente non certo smagliante. La Sanità dell’area Sud delle Marche continua ad essere al centro del dibattito pubblico, con l’ospedale Madonna del Soccorso che, in questi giorni di piena estate, è un punto di riferimento non sono per i residenti del comprensorio sambenedettese, ma anche per tanti turisti. Nonostante ciò, chi si trova quotidianamente al fianco di pazienti, medici e infermieri, vede un bicchiere mezzo vuoto…o in via di svuotamento. «Purtroppo si percepisce un clima di smantellamento» sospira padre Silvano Nicoli uno dei sacerdoti che cura l’assistenza spirituale di degenti e dipendenti del Madonna del Soccorso.

Padre Silvano ci dà un piccolo esempio: «Volevamo mettere un sistema di fonica nei reparti, per dare non solo degli annunci di carattere religioso ma più generalmente, di pubblica utilità. Una richiesta semplice che però non è stata accolta. Non so da cosa dipenda, spesso in ospedale è difficile capire con chi interfacciarsi. Sul fronte medico, tra pensionamenti e altro, stanno andando via professionisti molto validi, che hanno dato molto e che sono molto stimati dai pazienti. La speranza è che possano essere sostituiti da professionisti altrettanto validi».

Per il momento, dalle sensazioni che ha raccolto il religioso, emerge come il Madonna del Soccorso – pur essendo una struttura sanitaria di riferimento per un territorio molto vasto – non sempre venga adeguatamente sostenuto. Uno dei nodi irrisolti, è la carenza di personale: lacuna che, dai sentimenti raccolti da padre Silvano, genera anche una sorta di frustrazione tra il personale interno al nosocomio: Non riescono a rispondere alle tante necessità che ci sono. Penso soprattutto al Pronto soccorso, in particolare ora che siamo in estate. Tutto ciò dispiace, perché, ripeto, San Benedetto è una località centrale rispetto ad un intero comprensorio che abbraccia Marche e Abruzzo e che, durante l’estate, cresce ulteriormente di popolazione».

Padre Silvano non si sottrae neanche nel commentare la notizia che, nelle ultimi giorni, ha fatto fibrillare non poche stanze dei bottoni tra Comune, Regione e dirigenza dell’Asur. Ossia la rinuncia del governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, a partecipare ad un Consiglio comunale aperto sui temi della Sanità locale, da tenere a San Benedetto. Una decisione che ha generato molti malumori, anche tra i componenti sambenedettesi dello stesso partito del professore pesarese, ossia il Pd.

Senza naturalmente entrare in beghe politiche, Padre Silvano si appella all’uomo Ceriscioli: «Ho avuto modo di incontrarlo e di conoscerlo in occasione di inaugurazioni nel nostro ospedale, mi è sembrata una persona aperta e disponibile». Insomma, il cappellano auspica un ripensamento del presidente: «Perché – puntualizza – la partecipazione è d’obbligo ed il confronto è sempre importante». Auspicio finale: «Spero anche che il personale del Madonna del Soccorso sia sostenuto maggiormente – conclude il reverendo – perché, lo ribadisco, soprattutto in questo periodo estivo i carichi di lavoro sono davvero elevati».

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